Italia, Lippi: “Europeo? Andiamo sempre per vincere. Tornerei, ma non da allenatore”

L’ex Ct campione del Mondo nel 2006 fa il punto sugli azzurri in vista della rassegna francese

ITALIA LIPPI EURO 2016 / ROMA – Stamane, su 'Rai Radio 1' è intervenuto l'ex ct della Nazionale, Marcello Lippi: “Meglio partire a fari spenti, dire che l'Italia non è favorita ad Euro 2016. Se avessimo vinto contro il Brasile nel '94 avremmo 5 titoli, quindi ora saremmo quelli con più titoli in bacheca. L'Italia va sempre per vincere in queste manifestazioni. Comunque, è chiaro, è evidente che parte con meno aspettative e i pronostici non a favore. La poca brillantezza ieri sera? E' normale, quando si fanno richiami atletici sul campo è così. E questi richiami vanno fatti con anticipo rispetto all'inizio del torneo. Siamo una squadra aggressiva, veloce nel ripartire, col blocco Juve in difesa e grande compattezza. Come sempre la Nazionale farà la sua parte all'Europeo. Qualche campione in questa rosa c'è, il resto lo farà la voglia, la compattezza come dicevo, e l'ottimo lavoro di Antonio Conte. Se ci sono in questo gruppo giocatori che potrebbero fare l'exploit? Certo, è chiaro. L'importante però, ribadisco, è che questa selezione mantenga le sue caratteristiche storiche: un grande portiere, una grande difesa, un grande blocco di una squadra, che spesso è stato quello juventino. Ora fare singoli nomi non è il caso, aspettiamo le convocazioni, non vorrei indicare qualcuno che poi magari non verrà portato da Antonio”.

Lippi, poi, prosegue: “C'è sicuramente qualche differenza tra questa nazionale e la mia: io potevo scegliere sul 65% di giocatori italiani, adesso Antonio può farlo sul 35 circa: bisognerebbe mettere un tetto ai troppi stranieri, che ci fosse almeno un patto d'onore da parte delle squadre. L'ideale sarebbe avere almeno 6/11 italiani in campo. Tornando alla mia nazionale, è chiaro pure che noi facemmo un percorso diverso nelle amichevoli e nelle qualificazioni battendo anche delle big, ma queste gare non contano. Sono convinto che faremo bene quando si farà sul serio. Conte è costretto a fare delle scelte, delle prove in questo momento: si è trovato con 3-4 infortuni importanti, tutti a centrocampo. Dopo l'Europeo, chiunque si occuperà dell'Italia, dovrà cercare di ricostruire un gruppo in grado di qualificarsi per i prossimi Mondiali. Tra poco ricorrerà il decennale dalla vittoria del Mondiale? Sicuramente qualche festeggiamento ci sarà. Personalmente, sono in contatto con tanti giocatori. E' bellissimo che ancora oggi siano protagonisti alcuni di loro come Buffon, Totti che combatte contro tutti e riesce a dimostrare ancora il suo valore”.

Immancabile la domanda sul calciomercato e i suoi prossimi impegni: “Azzurro nel mio futuro? Ho davanti a me tanto azzurro, quello del mare di Viareggio. Io ho sempre detto che mi piacerebbe ricoprire qualche ruolo che non sia quello dell'allenatore con la Nazionale. E' sempre una federazione o un club a dover comunicare le sue scelte. Cannavaro? E' destinato a fare sicuramente qualcosa di importante. Ha carisma, conoscenze e farà senza dubbio bene. Non so se metterà in campo queste sue qualità per la Federazione o per un club, vedremo.  

Lippi non poteva esimersi dal parlare della Juventus: “Riuscirà Allegri a vincere la Champions? Hanno fatto grandi passi in avanti… Vedendo la finale dell'altra sera, questo poteva essere l'anno buono, sicuramente c'è stato qualche rammarico. La forza della Juve si vede anche dalla possibilità di dire no a offerte importantissime per giocatori come Pogba, c'è la consapevolezza di aver raggiunto una forza e che manca poco per grandi obiettivi. Simeone o Zidane? Sono sempre dalla parte di chi è meno forte ma riesce sempre ad essere competitivo mettendo in campo tante altre cose. Nessuna delle due ha fatto più dell'altra”.

Battuta finale dedicata al mattatore della Serie B, che potrebbe essere presto protagonista delle news Italia: “Lapadula nome per Nazionale? E' fortissimo, veloce, un combattente nato. E' un giocatore pronto, ma ha bisogno delle verifiche della massima categoria. Assomiglia a Vialli? Non so, faccio fatica a fare certi paragoni. Unico paragone che in questo momento ho in testa è quello tra Dybala e Sivori, anche se Dybala spazia più a tutto campo”.

F.S.

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