Euroavversari, Speciale Champions League Anderlecht: i segreti dei rivali rossoneri

Ecco tutto cio' che c'e' da sapere sulla formazione belga

EUROAVVERSARI MILAN ANDERLECHT CHAMPIONS LEAGUE / ROMA – Sognare è lecito, per chiunque. Anche per un Anderlecht che non si attesta ai massimi livelli di una competizione continentale da circa un ventennio. Prova a farlo contro un avversario, il Milan, che altresì non è più lo stesso, quello che in Europa faceva quello che voleva, ovvero vincere. La storia è cambiata. Anderlecht e Milan, pur con sostanziali differenze, hanno visto appianare quella forbice, prima, così netta. Il Milan degli “immortali”, degli “invincibili”, ha lasciato spazio a una squadra giovane, per certi versi inesperta, che cerca di predicare umiltà. E proprio l'umiltà sarà la chiave dell'incontro che si disputerà questa sera. L'Anderlecht rispetta il Milan per quello che è e per quello che ha fatto in passato, ma sa anche di trovare il Milan più bistrattato della recente storia europea. Nella stagione 2006-2007 ci pensò Kakà ad alleggerire un peso mediatico già notevole per le spalle rossonere, all'epoca reduci da analoghi risultati in campionato. La partita di Bruxelles fu un primo cambio di marcia per una stagione che, alla fine, si concluse con la coppa conquistata ad Atene. Altri tempi, altri giocatori. Anche se, Stephan El Shaarawy, ambisce a ripercorrere alcune delle tappe più significative della carriera del brasiliano. Forse, già da stasera. Dal canto proprio l'Anderlecht è pronto a dare battaglia. Lo farà con determinazione, provando a mettere in difficoltà un Milan che, nell'ultima partita di Napoli, è apparso notevolmente in crescita. 

PUNTI DI FORZA – Sebbene l'ultima gara sia stata vinta solamente all'ultimo minuto e con il minimo scarto, l'attacco dell'Anderlecht resta il primo problema per Massimiliano Allegri. Dieumerci Mbokani è il punto di riferimento offensivo e l'elemento di maggior qualità di tutta la squadra. Il centravanti viene ben coadiuvato dai vari Jovanovic e Bruno, esterni di grande spinta e validi dal punto di vista tecnico. Restiamo sulla categoria attaccanti, per segnalare Tom de Sutter, alternativa principale alla punta congolese. De Sutter è in un ottimo momento di forma: escluse le ultime due gare (circa 18 minuti giocati a match), ha messo a segno prima una doppietta contro il Gent e, quattro giorni dopo, una tripletta contro il Mechelen

PUNTI DEBOLI – La fisicità della retroguardia può essere minata dagli inserimenti e dalla velocità dei giocatori rossoneri. Questo è lo spunto che i giocatori milanisti dovranno provare a perseguire, considerando che, sulle palle inattive, Kouyaté e Nuytinck possono far valere i loro centimetri. Attenzione alla vulnerabilità che l'Anderlecht presenta sugli esterni che, seppur ben aiutati dalle ali alte, soffrono il diretto confronto con l'avversario. 

LA FORMAZIONEVan den Brom non cambia. Il tecnico olandese mantiene il solito 4-2-3-1, senza variazioni sulla formazione tipo. Proto, autore di una pregevole prestazione all'andata, andrà tra i pali. Nella linea difensiva dovrebbe trovare nuovamente conferma Gillet, a destra, con Kouyaté e Nuytinck centrali e Safari sull'out di sinistra. Biglia e Kljestan agiranno come interditori. Davanti Bruno, Praet e Jovanovic assisteranno Mbokani.

CONFRONTI DIRETTI – Il doppio confronto tra Anderlecht e Milan è andato in scena in due occasioni. Partite di andata e ritorno tra le due formazioni si sono svolte nelle edizioni 93-94 e 2006-2007 di Champions League. Il Milan ha ottenuto due vittorie (andata 1-0 in Belgio e 4-1 nel ritorno del Meazza, nel 2006-2007) e due pareggi (entrambi 0-0 nei primi due precedenti). A queste gare si è aggiunto un altro pari, sempre per 0-0, maturato a San Siro nella prima gara di questa annata di Champions League. Dando un'occhiata ai precedenti contro squadre italiane, possiamo notare che l'Anderlecht ha disputato ben 32 gare, suddivise in 14 vittorie italiane, 9 pareggi e 9 vittorie della squadra belga. Di questi nove successi, solo uno è maturato entro i confini italiani. Motivo in più per stare attenti alla storia e alla tradizione favorevole alla squadra di Bruxelles tra le mura amiche.

Impostazioni privacy