A margine della cena di Natale biancoceleste lo show del presidente che tocca diversi temi d’attualità e le dichiarazioni del centrocampista che punta il rientro
Dopo la bella vittoria di Parma, la Lazio si ritrova a cena per scambiarsi gli auguri di Natale, nella tradizionale serata a Spazio Novecento, noto locale dell’Eur. E per alcuni è stato anche l’occasione per fare un punto della situazione, come è accaduto per il patron Claudio Lotito, un vero e proprio fiume in piena davanti ai cronisti e oltre 20 minuti di pensieri e commenti.

“Fare previsioni è sempre errato. Questa squadra ha ritrovato la voglia di stare insieme. Il gruppo è affiatato, un gruppo di combattenti e che si compatta contro ogni avversità per dimostrare il proprio valore. Quest’anno di avversità ne abbiamo avute tante, alcune potevano essere evitate, ma non per nostra responsabilità. Speriamo che le negatività siano alle spalle e che parta un nuovo percorso che dimostri che questa squadra possa confrontarsi con tutte. Le società non si sottrarrà a nessuna iniziativa volta, non a svilire la squadra, ma a integrarla”.
“Le avversità accadute nel mercato estivo sono state piuttosto incomprensibili. Avevamo un indice di liquidità. Con il tempo qualcuno ha cercato di incrementarlo e di usarlo in modo diverso, per l’ammissione al campionato. Ci sono stati pronunciamenti giudiziari che lo hanno impedito, era in contrasto con la normativa europea che non lo aveva mai utilizzato, perché non è un indice di solidità, tutt’altro. Molte squadra avevano l’IdL a posto, ma una situazione di indebitamento. Che cosa è avvenuto? Noi memori di certe posizioni, il mio direttore amministrativo che ho trovato e non scelto, ma che ho confermato perché persona per bene e capace, ha scaricato al 31 marzo una serie di costi che potevano essere evitati, perché non attinenti alla gestione ordinaria. Mi riferisco all’Academy e allo stadio. Per 3,1 milioni hanno gravato. Quando ho visto questo problema ho chiesto e il direttore mi ha spiegato che l’indice è stato abolito a decorrere dal 1° luglio”.
“Qualcuno ha quindi deciso che il mercato andavo spezzato in due parti. La prima tranche dal 1° luglio al 31 agosto con la vecchia norma, abolita, e con la fotografia al 31 marzo e la seconda parte con la nuova impostazione, con la UEFA, dalla quale abbiamo sempre avuto il via libera. Siamo rimasti sorpresi e ci hanno creato un danno, perché non abbiamo potuto acquistare i giocatori. Se io non avessi fatto una campagna trasferimenti importante, che qualcuno ha contestato, non avremmo avuto neanche la squadra per giocare. Quindi non abbiamo potuto vendere giocatori importanti, due li avremmo potuti cedere a cifre importanti ed eravamo in trattativa per cederne altri due e ci è stato impedito perdendo 50 milioni. Questa cosa non è normale. Non potevamo comprare neanche giocatori dal settore giovanile”.
“Tutti hanno pensato che la Lazio stia fallendo, creando un danno reputazionale. La mia più grande soddisfazione è che dopo due minuti mi ha chiamato un direttore di una banca ridendo come un pazzo e il presidente di una società di una di revisione che mi ha detto che è ignorante chi ha messo l’indice e che avrebbero dovuto mettere un indice di solidità. Così chiariamo la situazione con chi dice ‘la Lazio sta fallendo’, ‘Lotito se ne deve andare, ‘Lotito non compra’. Lo diciamo una volta per tutte. Qualcuno ha usato questa situazione negativa per andare contro la società. i Lo dico sempre, io sono un combattente e mai un reduce, i conti li faremo alla fine, tra non molto in modo trasparente”.
“Perché solo la Lazio ha questo problema? Perché siamo una società virtuosa, che non fa bond, non fa debiti. Se io faccio l’Academy, dovrei aprire un mutuo di 20/30/50 milioni che non viene percepito nell’indice. Questa è l’assurdità. Io uso la cassa per risparmiare gli interessi, abbiamo l’indebitamento riferito all’anticipo crediti, io sto smobilizzando i miei soldi. Qualcuno fa debiti per 500/600 milioni, a tassi usurai del 15% eppure si iscrive al campionato. Cosa succede a gennaio? Chiedetelo alla commissione. Io ho presentato dei conti e siamo fiduciosi nella valutazione della commissione”.
Lazio, Rovella fa il punto sul rientro in gruppo
“Sta andando tutto molto bene quindi credo che per gennaio dovrei rientrare in gruppo e stare con la squadra. Speriamo di continuare così, ho sofferto tanto in questi mesi. È stato un periodo bello tosto, l’infortunio era più grave di quello che pensavamo ma adesso vedo la luce in fondo al tunnel quindi mi sto riprendendo anche mentalmente”.
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“Mi è dispiaciuto tantissimo non poter giocare in questi mesi con il mister, ero felice anche di essere tornato in Nazionale. L’importante è rialzarsi, sono fiducioso di tornare più in forma di prima. Spero che il mister mi faccia fare queste 50 partite. Nazionale? Uno pensa sempre alla Nazionale, Gattuso mi ha sempre chiamato mi è stato vicino e questo mi ha aiutato. La Nazionale per ogni giocatore è il massimo, come la Lazio per me. Sono sempre stato vicino ai miei compagni, li ho seguiti anche in trasferta, andando con loro in spogliatoio. Tra noi c’è sempre stato un bel clima, il gruppo squadra è forte. Secondo me è ancora presto per definire un obiettivo ma vedo sicuramente una buona prospettiva, possiamo e dobbiamo lottare per l’Europa”.




















