I tifosi biancocelesti replicano alle dichiarazioni del presidente di alcuni giorni fa sulla protesta organizzata prima del match col Lecce
Va avanti senza soluzione di continuità la polemica, lo scontro costante a colpi di dichiarazioni e striscioni. Prima della sfida contro il Lecce, i tifosi laziali hanno organizzato una protesta di dimensioni importanti, restando fuori dallo stadio contro la vicenda che aveva visto al centro il comportamento della società verso la famiglia di Vincenzo Paparelli.

A tal proposito erano arrivate appunto le dichiarazioni in risposta da parte dello stesso patron ai microfoni di Sky Sport: “Questa è tutta una strumentalizzazione per rivendicare un ruolo che non esiste. I tifosi possono criticare ma devono fare i tifosi e rispettare la società. Chi sono questi che organizzano questa roba? Io la faccia ce la metto, loro no. Io non accetto intimidazioni e non accetto che ci siano dei comportamenti strumentali e non di semplice critica. Inibire alla gente di venire allo stadio è una cosa grave, quelli che non vengono sono quelli che utilizzano la Lazio per i propri fini. Non accetto le intimidazioni che ricevo da un anno e mezzo. Vedrete che alla fine questi comportamenti usciranno e quali sono quelli che hanno riflessi da codice penale”.
“Io ci metto la faccia”, è la frase chiave a cui invece stasera tutto quanto l’Olimpico ha risposto in massa esponendo lo stesso striscione in tutti quanti i settori biancocelesti dello stadio per i primi 15 minuti, quelli riservati ormai da diverse settimane e per ancora molto tempo alla protesta contro la società. “Oltre alla faccia, ci mettiamo anche il cuore!”




















