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Roma-Inter, Gasperini: “Preso un bruttissimo gol. Ecco cosa ha fatto davvero la differenza”

I giallorossi si fanno agganciare dalla squadra di Chivu perdendo la seconda partita in campionato, sempre in casa: le parole del tecnico

La Roma si ferma per la terza volta in questa stagione tra campionato ed Europa League, per la terza in casa, facendosi agganciare proprio dall’Inter in vetta a quota 15, insieme al Napoli. Ma in attesa del Milan, in campo domani con la Fiorentina.

Gasperini (LaPresse) – calciomercato.it

All’Olimpico passa la squadra di Chivu grazie alla rete di Bonny dopo 6 minuti, che resiste fino alla fine nonostante le almeno 2-3 occasioni importanti non trasformate dai giallorossi. Nel postpartita le parole di Gian Piero Gasperini in conferenza stampa:

Senza i 10 minuti di smarrimento iniziale, facendo fatica a trovare le misure, la Roma ha fatto una grande partita, in crescendo soprattutto nel secondo tempo. “Le partite sono fatte di 90 minuti. Abbiamo preso un bruttissimo gol, mettendo l’Inter nella condizione migliore di fare la gara che voleva, noi nella condizione peggiore. C’era il pericolo di poterci disunire, invece abbiamo preso meglio le misure. Secondo me dopo mezz’ora del primo tempo abbiamo preso l’iniziativa, nell’intervallo eravamo fiduciosi di poter fare un buon secondo tempo. La differenza è stata nelle conclusioni, nella capacità di tiro, ci siamo arrivati diverse volte e il risultato è stato determinato da questo. L’inerzia della gara era molto buona, ci è mancata forza nella conclusione”.

Tanti tiri, anche in area, solo 5 nello specchio. “Quando concludi 11 volte da dentro l’area è tanto, e lì le percentuali sono molto alte di solito. Prendiamola così. Ora rivedremo certe situazioni come potevamo farle meglio, esco dalla partita molto dispiaciuto per il risultato che non ci stava, ma anche fiducioso che faremo bene. Abbiamo varietà, stiamo recuperando giocatori, in attacco possiamo aver epiù soluzioni. Tirare 15 volte da dentro l’area contro l’Inter è un gran segnale”.

Oggi avete creato più di tutte le altre partite messe insieme. Ora siete primi in tre, stasera sembravate due squadre di pari livelli. “Non parlo di posizioni, di organici e varie. Rimango alla partita, abbiamo giocato con una squadra molto forte. Al di là di tutto usciamo da questa partita con più convinzione, ci siamo misurati contro una delle migliori squadre in Italia e in Europa. Quando finisci i 90 minuti e la prestazione è questa vuol dire che puoi ripeterla. Anzi la puoi migliorare. Come carattere, personalità, determinazione, se le metti oggi vuol dire che puoi ripeterle”.

Bailey mossa della disperazione o altro? “Abbiamo messo tutto quello che avevamo o quasi per raddrizzare la partita. Bailey ha avuto il placet dai medici, ha fatto due mezzi allenamenti, era uno con caratteristiche diverse, dovremo scoprirlo. Le sue caratteristiche saranno buone per degli spezzoni inizialmente, li può fare sicuramente ora. Le sue caratteristiche ci torneranno molto utili”.

Le uniche sconfitte sono arrivate all’Olimpico: una casualità o siete più adatti a giocare in trasferta? “Sono poche tre partite per dirlo, ma sia col Torino che oggi sono partite che si possono raddrizzare. Magari non le vinci ma non le perdi neanche. Questo è un altro obiettivo da raggiungere, vediamo anche le squadre migliori che spesso raggiungono i risultati nel finale. Oggi ci siamo andati più vicini, ma quando una partita si mette male deve avere la capacità di raddrizzare almeno col pareggio, perché oggi non ci stava perderla, è un peccato. Dovremo migliorare e crescere, possiamo farlo. La differenza è stata nel calciare e colpire la palla”.

Roma-Inter, Soulé: “Secondo tempo bene, ma dovevamo partire così da subito”

La vostra percenzione dal campo? Un discorso di gap fisico o tecnico? “All’inizio non siamo partiti bene, c’è stato quell’episodio del gol, è stato tutto molto veloce, pensavo fosse fuorigioco. Dovevamo partire così come siamo partiti nel seoncod tempo, non solo quando sianmo sotto. Loro sono una delle più forti del campionato, sapevamo l’importanza della partita. Siamo partiti in un’altra maniera nella ripresa, ma dobbiamo farlo dal 1′”.

Hai detto che manca qualche gol: si allena? “Ci manca fare più gol, quando abbiamo vinto abbiamo sofferto. Lavoriamo ogni giorno sulla parte offensiva per fare gol, quello che ci chiede il mister è di toccare più palloni”.

Cosa cambia giocare con Dybala o avere un riferimento come Dovbyk? “Io cerco di giocare con Paulo più addosso rispetto a Dovbyk o Ferguson con cui cerchiamo la profondità. Non avevamo molti spazi oggi, erano molto aggressivi, io avevo Bastoni addosso e quando volevo cercare Dybala Acerbi lo prendeva, non lo lasciava staccarsi e doveva aprirsi. Dobbiamo lavorare, l’Inter è una delle più forti. Ora c’è la coppa”.

Era più forte la Roma che ha vinto a San Siro ad aprile o questa? “Io ho giocato da quinto lì, se ricordo bene lì hanno avuto più occasioni e ci andò bene, anche noi abbiamo avuto tante occasioni. Non so se era più forte, ogni allenatore ha le sue idee. Lavoriamo ogni giorno per fare quello che ci chiede”.

Quanto è importante tornare subito a vincere in coppa? “Importantissimo, dobbiamo vincerla come tutte. Non sarà facile, ma dobbiamo superare questa serata”.

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