La Juventus di Tudor ha i risultati dalla sua, ma le prestazioni non convincono: “Ora è attesa da un calendario di ferro e serve la stabilità che è mancata finora”
Come tutti i venerdì, sul canale YouTube di Calciomercato.it, è stata pubblicata l’ultima puntata di Juve Zone: lo speciale settimanale sui bianconeri a cura della nostra redazione. L’ospite del giorno è stato Mirko Di Natale che, tra le altre cose, ha parlato del momento e del futuro di Igor Tudor.

Diverse voci che si rincorrono parlano di un tecnico in bilico, o quantomeno attenzionato dalla società. “Tutto è subordinato ai risultati nel calcio e questo vale anche per Tudor. Da quello che sento io c’è sempre grande fiducia in Tudor da parte della dirigenza. È un allenatore che sta dimostrando carattere, i risultati gli danno ragione, poi qualche difetto e qualche cosa da migliorare c’è. Ora la Juve sarà attesa da un calendario di ferro, bisognerà vedere se la squadra troverà quella stabilità che è mancata”.
Juve, né Zhegrova né David: “La delusione dell’ultimo mercato è Openda”
Sempre nel corso del nostro speciale, Mirko Di Natale ha parlato dell’ultimo mercato della Juventus, delle scelte che sono state prese e del rendimento sotto le aspettative dei nuovi innesti.

“La sinergia tra dirigenza e allenatore era quella di prendere giocatori esperti, dai 24 anni in su, intensi e di gamba. Giocatori in grado di garantire 45/50 partite a ritmi sostenuti”. Supportare, quindi, le idee di calcio di Igor Tudor. “Zhegrova nasce come opportunità quando parte Nico Gonzalez, mentre quello che mi ha deluso di più è Openda. Non è una prima punta, non deve raccordare e deve giocare con un altro attaccante, cosa che con Tudor non si fa. Mi sembra un giocatore che per caratteristiche non ti da quel quid in più”.




















