Atalanta
Bologna
Cagliari
Como
Fiorentina
Genoa
Inter
Lazio
Lecce
Milan
Napoli
Parma
Roma
Torino
Udinese
Verona

Lazio-Roma, Gasperini non è contento: “Nel finale brutto segnale”. Cristante ‘abbraccia’ Pellegrini

Il tecnico e il capitano giallorosso in conferenza stampa dopo il derby raggianti, con qualche riserva, anche per la rete del numero 7

La Roma festeggia la vittoria nel derby arrivata al termine di una partita vibrante, intensa e molto sofferta decisa dall’errore di Tavares e la cattiveria negli ultimi metri di Lorenzo Pellegrini.

Gian Piero Gasperini (LaPresse) – calciomercato.it

In conferenza stampa le parole di Gian Piero Gasperini e il capitano Bryan Cristante.

Cosa resta di questo suo primo derby? “Resta un bel risultato che rende molto felici i tifosi, questo è importantissimo. Molto morale alla squadra, ma resta la sensazione che dobbiamo lavorare di più e migliorarci, ma vincere queste partite ti aiuta”.

Sulla scelta di impiegare Pellegrini: quando l’ha presa questa decisione? “Credo martedì o mercoledì, ho cominciato a fare delle prove. Siamo partiti per tempo in questa settimana a differenza della scorsa che non l’abbiamo preparata bene. In allenamento vedo i giocatori come si muovono, come stanno. Pellegrini è un giocatore superiore come qualità, il punto è farlo diventare un atleta, con cuore e personalità e le ha, ma anche di grande rendimento, fiducia ed energia. Lui ha 29 anni, è sanissimo, fisicamente ha valori atletici medio-alti, sicuramente non così bassi. Gioca con poco dispendio perché ha qualità tecnica, oggi è uscito perché gli stavano venendo i crampi. Non è possibile però che uno come lui non possa diventare eccellente anche dal punto di vista fisico”.

Esce la squadra che ha messo in campo qualcosa in più su spirito di gruppo e atteggiamento? “Sì, ma la squadra le ha sempre messe in campo. Poi succede che come col Torino paghi magari il caldo, non abbiamo avuto le energie giuste, forse non l’abbiamo preparata bene anche con le nazionali in mezzo. Ma la squadra non mi ha mai deluso, è sempre stata disponibile. La nostra crescita deve essere sul piano tecnico e qualitativo, allargare la rosa a più giocatori. Abbiamo 7-9 giocatori competitivi, dobbiamo portarne il più possibile”.

Cosa ha provato in questo primo derby? “L’atmosfera era stroardinaria, è un po’ una festa della città, questo ti coinvolge. Abbiamo avuto il merito di giocarlo bene, mi dicevano che perderlo poi sarebbe stato complicato per le polemiche. Ma non posso andare dietro a questi timori, devo giocare la partita. Abbiamo lavorato sugli esterni, fare i disimpegni da dietro. Poi i derby sono unici”.

Cosa è mancato negli ultimi minuti? Avete rischiato molto. “Deve mettere a posto un po’ la testa più che le gambe. Abbiamo fatto scelte non positive, c’erano tutte le condizioni, la Lazio era sotto di un uomo, sbilanciata, ogni ripartenza poteva finire tanti a pochi e invece abbiamo rischiato. Sono stati veramente brutti gli ultimi 10 minuti, quando stacchi la spina dalla centralina. Un brutto atteggiamento che spero di vedere subito. Era il momento più facile di tutta la partita e non averlo messo a posto non è un bel segnale”.

Il livello di Lazio e Roma è da primi posti o mediocre? A me è sembrata una partita modesta. “Per me la Lazio è un’ottima squadra, anche in 10 ha avuto una bella reazione, ha preso un palo clamoroso. C’è stata una punizione su cui abbiamo fatto un grosso errore. Abbiamo delle cose da correggere, loro sono più amalgamati e si conoscono bene. Noi abbiamo tante piccole cose su cui possiamo fare molto meglio. Aver vinto il derby ci aiuta. Come rosa abbiamo bisogno di recuperarli tutti, Pellegrini, Dovbyk, Ferguson, Pisilli e Baldanzi che quando entrano non devono essere ragazzini emergenti. Abbiamo bisogno di gente solida. Abbiamo l’Europa League da giocare, sono partite decisive, a Nizza, pesano. Abbiamo bisogno di più rodaggio. Ma è un bel lavorare per me”.

La Roma ha giocato più a calcio rispetto al passato nel derby, senza provocazioni. Effetto Gasperini? “Da sempre è una mia filosofia, non sopporto le simulazioni e le furbate. Ma è stato merito di entrambe le squadre se è venuta fuori una buona partita, vengono fuori quando giocano bene entrambe. Dentro le regole nessuno è un santo, ma sempre dentro le regole”.

Cosa prova a vedere queste partite con una vittoria con poche occasioni? Si sente inespresso? “È una situazione per certi versi nuova, ma mi mette alla prova, esco dalla comfort zone. Devo trovare nuove soluzioni. Nel finale ero un po’ dispiaciuto, se va in vantaggio non smetti di giocare. Un passo che dobbiamo fare e superare, ma arriverà anche questo”.

A che punto è arrivata l’empatia con lo spogliatoio e tanti giocatori diversi? “C’è stata da una buona empatia da subito nello spogliatoio. Facilitato da gente come Dybala, El Shaarawy, Mancini e Cristante ma anche gli altri. E ho trovato un gruppo molto compatto che lavora bene. Poi questa partita qua aiuta a cementare, poi nella loro vita li lascio liberi ma in allenamento mi hanno dato il 100% di disponibilità. Gli vanno riconosciuti tanti meriti, non solo a me. Questo è un gruppo compatto e coeso che ha voglia di fare bene”.

La classifica si inizia già a guardare o è presto? “Se intende la classifica per vincere il campionato, per la Champions o altri traguardi non la guardo. Se avessimo perso avrei valutato comunque la partita, ma sarebbe cambiato il resto intorno. Io cerco di valutare le cose della sconfitta e della vittoria, io guardo sempre il campo e lavorare per migliorare le situazioni. Il fatto che abbiamo vinto mi fa comunque sapere che abbiamo tante cose da migliorare. Per il resto ora non posso parlare, magari potrò farlo alla fine del girone di andata. Il campionato è equilibrato, difficile per tutti, poi ci sono degli episodi”.

 

Lazio-Roma, Cristante: “Contentissimo per Pellegrini, se lo meritava”

Cosa ha fatto la differenza oggi? “Un po’ tutto. A parte qualche episodio siamo stati sempre concentrati, poi diventa difficile per loro rientrare”.

Bryan Cristante (LaPresse) – calciomercato.it

In 4 partite 1 gol preso: che segnale è? “Ottimo, se subisci tanto è difficile vincere. Abbiamo una base solida, la cosa principale è subire il meno possibile ma manca qualcosa davanti per chiudere le partite prima. Se le lasci aperte rischi fino alla fine, ma quello arriverà man mano”.

Oggi avete recuperato Pellegrini: che premesse c’erano? Te ne eri accorto che i tempi erano maturi? “Lorenzo si è sempre allenato forte da quando è rientrato, si vedeva che era in crescita, che stava bene ed era motivato. Siamo contentissimi per lui, come compagno e amico, si merita questo, vincere un derby col suo gol è qualcosa in più”.

Gasperini dice che il finale di partita non gli è piaciuto: in cosa dovete crescere? “Chiudere le partite prima aiuterebbe, qualche passaggino decisivo sbagliato. Se li chiudi si semplifica tutto. Oggi era una partita particolare, c’è stata un po’ di emozione alla fine e qualcosa si è sbagliato ma l’abbiamo portata a casa”.

Oltre a quello di Gasperini che contributo ha dato Ranieri per prepararvi? “Il mister l’ha preparata bene tutta la settimana, noi come squadra, quello è fondamentale. Sul campo siamo stati bravissimi tutti dopo la sconfitta. Il mister Ranieri c’è sempre, il suo contributo si fa sempre sentire.

Cosa hai detto a Pellegrini? “Oddio, la frase precisa non la ricordo, sicuramente qualche bella parola. Siamo contentissimi per lui, noi siamo amici anche fuori dal campo, ci conosciamo da tanto, siamo contentissimi per lui per il gol, se lo meritava”.

Primo cartellino giallo solo a fine partita: come mai? “Con meno corse indietro c’è meno rischio di prendere gialli, poi se capita il fallo fatto in zona offensiva il cartellino è più difficile, non l’abbiamo fatti giocare”.

 

Gestione cookie