Il torneo in corso negli States lascia perplessi, la reazione degli appassionati è tiepida: nuovi episodi che fanno discutere
Il calcio non si ferma mai, fuori dal campo ma anche dentro. Mentre sono in corso le trattative di calciomercato, si continua a giocare, con in corso gli Europei Under 21 ma soprattutto il Mondiale per Club, la neonata competizione nel format a 32 squadre che suscita curiosità, dibattito e continue polemiche.

Da subito, il torneo inaugurato dalla FIFA si è prestato a subire diversi attacchi. Per la sua presenza in un calendario già stipato di partite, ormai fino all’estremo. Per le difficoltà iniziali a trovare impianti per ospitare i match e per l’assegnazione dei diritti televisivi. Per l’effettiva appetibilità e competitività del format, su cui rimangono notevoli perplessità, specie dopo il roboante 10-0 del Bayern Monaco ai dilettanti dell’Auckland. E per una attenzione mediatica e globale che fatica in ogni caso a decollare. Al punto da generare episodi incredibili.
Mondiale per Club, biglietti in promozione agli studenti e in regalo per i turisti: ma non basta, stadi semi vuoti
A chi ha assistito in tv alle prime partite del torneo, non sarà sfuggito come ampi settori degli stadi siano rimasti vuoti. Nonostante la mossa disperata della FIFA per riempire il più possibile gli impianti, che a quanto pare non ha funzionato particolarmente.

Ne ha parlato in particolar modo in queste ore il giornalista Paolo Ziliani, attingendo alle cronache americane e spiegando come la FIFA abbia siglato una convenzione con il Miami Dade College, proponendo a studenti, professori e impiegati una promozione da cinque biglietti per le partite a Miami al costo di soli 20 dollari, praticamente 4 dollari a partita, dopo che il prezzo più economico dei tagliandi era stato originariamente fissato a 349 dollari. Non è finita qui: altri biglietti sono stati offerti in omaggio ai turisti impegnati nei city tour e ai clienti delle catene di elettrodomestici della città che acquistassero un tostapane o un phone. Misure simili sono state applicate anche nelle altre città che ospitano le gare. Ma che non sono servite, però, a evitare lo stesso i vuoti sugli spalti.