I bianconeri vivono mesi di possibili nuovi avvicendamenti a tutti i livelli, non solo per giocatori e allenatore: la doppia mossa di Exor
La Juventus allo sprint finale per la Champions League, Tudor così come Giuntoli si gioca il futuro. Centrare il quarto posto vorrebbe dire avere ovviamente più liberta di manovra, più serenità nella programmazione e chiaramente più appeal anche sul mercato nei confronti di alcuni giocatori. Anche se la società, o meglio Exor, ha intenzione di provare a tenere in ogni caso l’asticella alta, cioè a prescindere dalla qualificazione in Champions. Che resta però elemento fondamentale e non potrebbe essere altrimenti.

Tutti sotto osservazione dunque, dai calciatori singoli al tecnico e i dirigenti. Dopo la rivoluzione partita un paio di anni fa, con alcuni avvicendamenti nelle figure principali, non è scontato che resti tutto immutato nei prossimi mesi. Anche perché dalle retrovie c’è chi spinge e gode di profonda stima. A tal proposito, il giornalista Franco Ordine a ‘Juventibus’ accende i riflettori su alcuni aspetti: “Anche io ascolto le soffiate che mi arrivano da Torino, ma siccome non voglio abbaiare alla luna, metto insieme due fatti. Per voi magari non è nulla di eccezionale, per me è significativa la presenza di Chiellini accanto allo stato maggiore della Juve nell’ultima partita, ha un valore simbolico”.
Ordine su Giuntoli: “La Juve non è contenta”
Giorgio Chiellini è una figura apprezzatissima in società, ha studiato e sta studiando molto e sono già parecchie le indiscrezioni che vogliono molto più attivo e ‘pesante’ a livello decisionale nel settore sportivo. Ma non è finita qui. Il rovescio della medaglia è quanto invece è stato fatto sul mercato nelle ultime due sessioni, entrambe molto dispendiose per non dire faraoniche. E che in buona parte hanno più o meno floppato, dai vari Koopmeiners e Douglas Luiz all’oggetto misterioso Alberto Costa e Lloyd Kelly. Tutti pagati profumatamente e, almeno per il momento, risucchiati in un’annata storta.

Ordine continua: “Secondo, la decisione dell’azionista di liberare Scanavino dal settore giornali e quotidiani del gruppo per dedicarsi 24 ore al giorno ai conti della Juve è un altro fattore significativo, perché vuole dire che i conti non sono soddisfacenti e c’è bisogno di un controllo quotidiano. Il che vuol dire accendere i fari anche sulle operazioni di gennaio, che sono state lacrime e sangue per i conti della Juve, nei confronti di Giuntoli”. Tutti sotto osservazione, appunto.