L’ultima sconfitta patita dai nerazzurri al cospetto della Roma ha sollevato un vero e proprio polverone. Attacco senza precedenti
Dopo le sconfitte subite contro Bologna e Milan, per l’Inter di Simone Inzaghi è arrivata un’altra battuta d’arresto, questa volta in casa contro la Roma. Un KO potenzialmente molto pesante visto che il Napoli, vincendo contro il Torino, porterebbe a tre le lunghezze di distanza proprio sui nerazzurri.

Abulica e poco incisiva soprattutto nel primo tempo, la compagine di Inzaghi è parsa lunga, sfilacciata e con poco mordente. Di fatto sono state tante le occasioni sciupate da una Roma che ha messo in grave apprensione Barella e compagni, poco verticali e quasi mai in grado di orchestrare un pressing organizzato con cui provare a far saltare il banco. Un periodo di flessione – quello dei nerazzurri – cominciato ormai da una settimana e al quale, almeno fino a questo momento, Inzaghi non è riuscito a trovare le contromisure giuste. La sfida di Champions League contro il Barcellona, sotto questo punto di vista, ha tutta l’aria per essere considerato un vero e proprio turning point.
Inter, Di Canio punzecchia i nerazzurri: “Non ha giocatori cattivi”
Problema fisico o mentale? Sono in tanti a chiederselo. Sta di fatto che, rispetto a quella vista all’opera fino a qualche mese fa, l’Inter delle ultime uscite sembra esserne una sbiadita controfigura proprio nel momento topico della stagione.

Flessione che, come prevedibile, sta diventando uno dei temi mediatamente più rilevanti. Sull’argomento si è espresso anche Paolo Di Canio che, dagli studi Sky, ha così commentato la flessione evidenziata dall’Inter nelle ultime partite: “Il calo di tensione non può essere stanchezza, il voler portare a casa il risultato con determinazione e cattiveria e l’unico che oggi ho visto esultare sull’1-0 perché riesce ad impattare il tiro di Dovbyk è Acerbi che stanco… mi fa tenerezza perché l’unico che ci crede mentre gli altri si giravano di schiena. Una squadra che difetta in questo: non ha virilità, non ha giocatori cattivi.”
Di Canio ha dunque continuato: “Nel Real chi è che dà questa grinta e che è mancato? Non i fuoriclasse, i Carvajal. Quelli che rompono gli equilibri con la determinazione, quelli che hanno il DNA della società. Inzaghi? Noi abbiamo fatto applausi per il percorso ma poi devi portare a casa qualcosa. Nei momenti cruciali bisogna fare le scelte e una cosa la devo portare a casa”.