Tanti cambiamenti in vista nel Milan, situazioni delicate tra i rossoneri: non soltanto l’allenatore a rischio
Il Milan sconfitto dall’Atalanta dice addio alle residue speranze Champions ed ora si concentra esclusivamente sul calciomercato e sulla finale di Coppa Italia. Tante le novità che potrebbero esserci il prossimo anno, partendo dall’allenatore e arrivando a diversi calciatori. Ne ha parlato Vincenzo Matrone, intervenuto a Zona Rossonera sul canale youtube di Calciomercato.it

NUOVO MODULO – “Contro l’Atalanta il Milan mi è piaciuto tantissimo. Non mi è piaciuto Jovic prima punta e non mi sono piaciuti i cambi. Da Joao Felix mi aspetto quantomeno che sappia stoppare la palla. L’Atalanta ha avuto un’occasione e ha fatto gol, se il Milan avesse giocato tutta la stagione in questo modo avrebbe molti più punti in classifica e molti meno gol presi. Non vedo un passo indietro rispetto all’Udinese, solo nel risultato. Questa formazione con un vero attaccante e con dei ricambi potrebbe dire la sua. Mi ha spaventato Sottil con il fisico di Okafor versione Fonseca: vuol dire ci sono giocatori che non fanno gli atleti”
THEO – “Se ci fossero procuratori che guardassero non solo agli zeri sul contratto, fossi il procuratore di Theo direi “Resti solo con la difesa a tre”. Oggi però si guarda più a quanti zeri ci sono sul contratto che altro. Theo secondo me deve migliorare come gestione di atleta. Non nelle 4 ore a Milanello, ma nelle 20 quando è in giro per Milano. Theo è uno dei quinti più forti al mondo. Come Dimarco. Se gioca terzino è uno dei più scarsi della Serie A, quinto è fortissimo. Theo copia e incolla. Spero che il prossimo allenatore arrivi e gli faccia fare il quinto”
GIMENEZ – “Prima di dare giudizi aspetterei. In una stagione simile manderesti via tutti e 25 ed è la cosa più sbagliata. Il giocatore secondo me va visto dopo la preparazione del prossimo anno. Quest’anno si è inserito in una situazione veramente difficile”.
ATTACCANTI – “Dipende quale allenatore arriverà e come vorrà giocare. Se vuoi giocare con due punte o con tre davanti. Dipende anche dal direttore sportivo. Sono tante le figure che mancano”.
MODULI – “Spero che le partite siano ancora tante. Puoi giocare con diversi moduli. Dipende contro quali avversari giochi. Non penso che vada bene una squadra monoschema e monopasso. Forse questo è il piccolo difetto dell’Inter. Gli avversari oggi ti studiano tantissimo. Sarei per un allenatore capace di modulare diverse formazioni, vorrei un mister eclettico. Chi? Se resta questa società vorrei De Zerbi con Tare ds. Spero sempre poi di svegliarmi con un socio nuovo che possa portarmi Guardiola. Fatemi sognare”.
Milan, Matrone su Maignan: “Ultime scelte follia calcistica”
MAIGNAN – “Se Maignan vuole rimanere per me è un punto fermo. Io non darei mai la fascia di capitano al portiere. Non me ne voglia gente come Dino Zoff. Puoi essere leader nello spogliatoio, ma mai capitano. Cambierei l’allenatore dei portieri. Il Milan aveva il meglio del meglio con la coppia Gigi Ragno-Dida. Le ultime scelte fatte sono da follia calcistica. Potrebbero fare lezioni a Coverciano su come non si sceglie. In prima squadra è più facile sbagliare, ma se sbagli in altri settori ci vedo quasi la malafede perché se hai il meglio e fai di tutto per andare a prendere il non so, è veramente malafede. Maignan è cambiato tanto da quando non è allenato da Ragno e da Dida”

FURLANI – “Non nominerei né lui né Scaroni né Cardinale. Me la prenderei con Elliot. Il discorso nasce da lontano, da quando decise di vendere Berlusconi. A volte rido quando sento ‘Cardinale devi vendere’, ma non so neanche se può farlo perché secondo me Elliott deve avvallare. Secondo me lui vorrebbe anche vendere. Il Milan lo deve pagare e poi lo vende. Come se io vendessi un’auto o una casa che non è mia. Per me Furlani, Ibra e Moncada sono soldati, il Generale sono altre persone e non so se Cardinale è il Generale”.
BONDO – “Ha dovuto affrontare alcuni problemi fisici. Si dovrà alternare tanto con Fofana. Non deve avere fretta. Il fatto che ora il Milan non ha un allenatore aziendalista è un vantaggio e uno svantaggio. Se ci fosse stato uno come Tudor allora chi è in prestito non avrebbe giocato. Siccome Conceicao andrà via, decide lui chi far giocare. Bondo comunque ha molto legato con lo spogliatoio, si allena anche a casa, lo vedo molto sul pezzo anche se gioca poco. Cerco di dargli consigli insieme a suo zio Malu sul fatto di frequentare tutti nello spogliatoio e cercare di legare con tutti”