Piovono accuse, il tecnico è accerchiato: rischia tre anni di carcere

“Un altro musulmano, non lo voglio, ne abbiamo abbastanza”. la Procura di Nizza convoca l’allenatore ora in Arabia Saudita

Sfilza di accuse di discriminazioni e molestie razziali, il tecnico francese va a processo.

Razzismo, Galtier rischia il carcere
Galtier (LaPresse) – calciomercato.it

Parliamo di Christophe Galtier, l’ex tecnico di Paris Saint-Germain e Nizza con un passato da calciatore in Italia, al Monza. Trattato anche dal Napoli per il post Spalletti, l’allenatore marsigliese ora alla guida dei sauditi dell’Al-Duhail che è accusato di razzismo da dirigente, assistente e calciatori con lui al Nizza nella stagione 2021/2022.

L’indagine è scattata da una email indirizzata al club della Costa Azzurra dall’allora Ds Fournier, basata sulle dichiarazioni che aveva reso l’ex assistente di Galtier, Frederic Gioria.

Secondo Gioria, Galtier si arrabbiò per l’ingaggio di un calciatore musulmano, Angevin Billal Brahimi nel gennaio 2022: “Un altro musulmano, non lo voglio, ne abbiamo abbastanza“, avrebbe detto il mister francese come riportato da ‘L’Equipe’.

Sempre al tempo del Nizza, Galtier avrebbe chiesto le cessioni proprio di alcuni calciatori musulmani, vedi gli algerini Atal e Boudaoui, definiti “ragazzi sporchi. I peggiori“.

Razzismo, Galtier rischia tre anni di carcere

Ad aggravare la posizione di Galtier, le testimonianze dell’analista video dei nizzardi Ali Mbae, rimasto scioccato quando – all’intervallo della partita col Saint-Etienne del settembre 2021 – soprannominò “i due King Kong” la coppia di difensori di origine africane, Harold Moukoudi e Mickael Nade.

Razzismo, Galtier rischia il carcere
Galtier (LaPresse) – calciomercato.it

“Non voglio più neri né arabi”, avrebbe poi detto Galtier a Fournier quando quest’ultimo gli propose l’acquisto del difensore turco Kabak.

Il tecnico francese non sopportava, a quanto pare, il Ramadam. Todibo avrebbe confidato di aver subito pressioni affinché rompesse il digiuno e che Galtier lo descrisse come un estremista. Kamara, oggi all’Udinese, sosterrebbe di essere stato definito “feccia” dal 57enne marsigliese, che ora rischierebbe ben tre anni di carcere oltre che una multa di 45mila euro.

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