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Juventus, Autieri a CM.IT: “Per gli inquirenti c’è stata manipolazione del mercato”

L’avvocato a Calciomercato.it sul ‘terremoto’ che ha portato alle dimissioni l’intero Cda bianconero: “Ecco cosa rischia il club”

Sul ‘terremoto’ Juventus, si è espresso a Calciomercato.it l’avvocato Camillo Autieri. “Come sappiamo – esordisce – l’operazione di Prisma ha dato il là ad una serie di scombussolamenti societari soprattutto in seno alla società bianconera”.

Andrea Agnelli ©LaPresse

“Nel triennio 2019-2020-2021, alla voce plusvalenze da cessione diritti calciatori, sono stati inseriti dei dati e, successivamente ad una serie di indagini da parte degli organi inquirenti, tali non sarebbero apparsi genuini e/o veritieri – aggiunge l’avvocato a CM.IT – Come sappiamo la giustizia sportiva ha assolto tutte le società invischiate, tra le quali anche la Juventus, con un doppio grado di assoluzione, in quanto si è ritenuto impossibile stabilire oggettivamente il valore dei cartellini degli atleti”.

“Ad oggi per la giustizia sportiva si potrebbe riaprire il procedimento, ma certo è che in ambito di plusvalenze, per sbloccare in maniera concreta il procedimento ci vorranno prove inequivocabili e non più circostanziali, cosa che personalmente ritengo poco probabile.
Le contestazioni fatte alla Juventus riguardano fatture riferite ad operazioni addirittura inesistenti, il tutto al fine di evadere l’imposta sul valore aggiunto. La diffusione di notizie false circa la situazione patrimoniale economica e finanziaria della società tramite un comunicato denominato ‘intesa con i calciatori e allenatore della prima squadra’ che era apparso come un virtuosismo della società piemontese in piena situazione pandemica, rivelandosi poi come un’operazione basata su un escamotage tutt’altro che virtuoso. In pratica delle quattro mensilità alle quali i giocatori della Juventus avrebbero rinunciato, così come prontamente è stato comunicato alla federazione dal club, nella realtà dei fatti solo una mensilità è stata rinunciata dagli atleti, in quanto le ulteriori tre sono state successivamente corrisposte sotto forma di bonus, così come si legge dai singoli accordi sottoscritti tra le parti, reperiti dagli inquirenti e mai comunicati alla federazione. Con questo escamotage gli effetti economici e finanziari positivi sull’esercizio 2019/2020 sarebbero stati maggiorati di quasi cinque volte.

DIMISSIONI CDA JUVE – “La scelta delle dimissioni prima di approvare il bilancio può essere letta tentativo di scongiurare gli arresti e le eventuali interdizioni, in quanto un bilancio approvato dai medesimi attori protagonisti potrebbe essere interpretato come una ammissione di colpa per la reiterazione di un reato, anche perché alcuni di questi reati si sarebbero commessi solamente pochi mesi fa, ovvero nel bilancio in fase di approvazione – sottolinea l’avvocato Autieri – Rischi per la Juventus si potrebbero prevedere tra la pletora che va dalla falsificazione dei documenti contabili ed amministrativi alla pattuizione con atleti non prevista in violazione delle disposizioni federali, nelle false comunicazioni sociali, nell’ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza, nella manipolazione del mercato e nella dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti. A parte le ultime quattro per le quali i codici chiariscono in maniera esaustiva quali siano gli effetti e le sanzioni, per quanto ai primi due si deve fare riferimento all’articolo 31 del codice di giustizia sportiva, che sia poi lo specifico del comma due o comma tre dipenderà da cosa risulterà dalle indagini. La falsificazione dei profili dei propri documenti contabili appare abbastanza inequivocabile, bisogna adesso capire se da questa falsificazione si sia ottenuta un’iscrizione al campionato senza la quale falsificazione non si sarebbe potuta verificare,o semplicemente se dalleillegittime pattuizioni con i propri tesserati sia risultata una violazione delle disposizioni vigenti, nel qual caso si può parlare di ammenda ed eventualmente di una penalizzazione in classifica; qualora invece si rientrasse nello specifico del comma due si potrebbe addirittura prefigurare un’esclusione dal campionato o larevoca di risultati ottenuti sul campo, ma credo non sia il caso che occuperà gli organi inquirenti. L’inibizione dei dirigenti coinvolti credo invece possa essere configurabile. Tra le nuove carte uscite alla ribalta negli ultimi tempi spiccherebbero altri debiti come quelli nei confronti dell’Atalanta, come i 19 milioni che Cristiano Ronaldo sarebbe intenzionato a chiedere indietro ex scrittura privata con la società, la plusvalenza del giocatore Cerri quantificata in 8 milioni e ceduto al Cagliari. Tutte queste operazioni potrebbero rappresentare un vero e proprio doping amministrativo, così come anche ho letto in un articolo nel quale il collega Mattia Grassani illuminava sapientemente sulle circostanze che potrebbero far configurare operazioni decisive nei bilanci, addirittura vitali per alcuni esiti delle stesse, condizioni essenziali per il raggiungimento di tali scopi/obiettivi sui risultati di bilancio.

L’avvocato Autieri a CM.IT sul ‘caso’ Juventus: “Per gli inquirenti c’è stata una vera e propria manipolazione del mercato”

L’avvocato Camillo Autieri

MANOVRA STIPENDI – “Ad oggi la procura federale ha in mano le carte dell’inchiesta ‘Prisma’ dove la manovra stipendi ha aperto un nuovo fronte istruttorio. La nuova questione stipendi, invece, è considerata proprio come una manovra correttiva in piena pandemia che ha rappresentato falsamente una situazione che dapprima sembrava veramente un esempio virtuoso, ma poi una serie di carte occultate, le integrazioni stipendiali per le stagioni successive e le successive scritture private integrative a garanzia di pagamenti dilazionati sicuri ed inequivocabili,sono tutti documenti sottaciuti alla Federazione, reperiti, sequestrati e resi pubblici lo scorso 23 marzo. Non prima della prossima primavera credo ci sarà l’inizio del processo vero e proprio, al netto di tutte le indagini, delle memorie, delle carte, della chiusura dell’indagini stesse e, ci prefiguriamo, deferimenti e/o eventualirinvii a giudizio sportivo e, fino ad allora, varrà tutto ed il contrario di tutto, vale anche l’invito fatto da Abete ad andarci con i piedi di piombo ad essere cauti con la demonizzazione del club bianconero, ma di certo la differenza di oltre 200 milioni sui bilanci del triennio 19/21 non può lasciare indifferenti e credo avrà comunque qualche strascico e qualche conseguenza la domanda è in quale ordine, se in ambito sportivo se in ambito ordinario sein entrambi gli ambiti, sei in ambito penale.

Comunque sia, per gli inquirenti c’è stata una vera e propria manipolazione del mercato, la diffusione da parte della Juventus di notizie false, l’aver posto in essere operazioni simulate idonee a provocare una importante alterazione del prezzo degli strumenti finanziari. Di certo, gli indagati principali quali Agnelli, Nedvěd e Paratici, sono indagati per tutte e quattro le fattispecie di reato (quindi reato di falso in bilancio, di manipolazione del mercato, di ostacolo all’esercizio delle funzioni dell’autorità di pubblica vigilanza e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti), oltre questi ci sono altri indagati finanche alla Juventus, come club indagato, come persona giuridica; ovviamente si parla di responsabilità dell’ente riguardo ai reati tributari e agli abusi di mercato che, qualora riconosciuti i primi, configurerebbero un’applicazione di una sanzione pecuniaria fino a 500 quote elevabile fino a un terzo, riconosciuti invece i secondi, si parlerebbe di una sanzione pecuniaria da 400 a mille quote(per inciso: quando si parla di quota di una sanzione pecuniaria si parla chiaramente di una parte della sanzione pecuniaria stessa, il cui numero non può andare da meno di 100 e non può superare i 1000; diciamo che l’importo della singola quota va da un minimo di € 258,00 al massimo di € 1.549,00).

CAPITOLO UEFA – “Ovviamente anche la camera della UEFA ha deciso di aprire un indagine per ‘presunte violazioni delle regole di licenza e Financial Fair Play’. Nello specifico, la Prima sezione della CFCB (Club Financial Control Body) ‘si è riservata il diritto di rescindere l’accordo transattivo sottoscritto con la Juventus e di intraprendere qualsiasi azione legale ritenuta opportuna e imporre misure disciplinari” sulla base delle regole procedurali. Il codice Uefa prevede sanzioni che vanno da multe alla revoca di titoli, passando per l’esclusione dalle Coppe. La confederazione guidata da Ceferin aveva infatti raggiunto con la Juve un “settlement agreement” sui conti, in base alla politica del Financial Fair Play che impone alle società paletti precisi allo sbilanciamento tra entrate e uscite.
La Juve aveva accettato una multa di 3.5 milioni, con altri 19.5 da pagare in caso non venissero rispettati ulteriori paletti sugli esercizi delle prossime tre stagioni. Il sospetto è che quell’accordo transattivo sia nato da dati falsati: l’Uefa parla infatti del rischio di una situazione ‘significativamente diversa da quella valutata’ al momento di un accordo concluso sulla base dei dati finanziari forniti dalla Juve per l’arco di tempo dal 2018 al 2022: come si vede, in gran parte, gli anni al centro dell’inchiesta torinese, ragione per la quale l’Uefa cooperera’ con le autorità italiane”.

“Non ci resta che aspettare e monitorare l’evolversi degli eventi, lasciar fare agli inquirenti e prendere coscienza delle prove sulle quali questi baseranno le loro definizioni.
Poi ascoltare le difese e trarre le più opportune conclusioni. Ma certo è che ci saranno conseguenze e, come spesso accade, dalle grandi operazioni (con relativa grandi cadute) si può trarre più di qualcosa di buono e, difatti, dal caos lasciato dal fenomeno plusvalenze, sembra già si stia ragionando per normare il fenomeno, per renderlo più sicuro, più chiaro, più fruibile (perché dobbiamo ricordare la natura virtuosa dell’istituto delle plusvalenze, laddove sane) e, pertanto, anche più facilmente individuabile (e sanzionabile) laddove sfoci nell’abuso”, conclude Autieri.

Raffaele Amato

Formiano classe '87, sport e giornalismo le mie passioni. "E' sempre calciomercato"

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