Antonio Cassano non smette di far discutere: servizio de Le Iene sulla polemica con i calciatori del Napoli scudettato
Antonio Cassano a Le Iene. L’ex attaccante di Bari Vecchia protagonista di un servizio che andrà in onda domani sera nel corso del programma di Mediaset. Tema del servizio sarà la polemica tra lo stesso Cassano e i calciatori del Napoli campioni d’Italia 1987 e 1990.
Nell’elogiare Maradona, Cassano ha parlato di vittoria con “una squadra di scappati di casa”. Frase che ha scatenato la reazione con Ciro Ferrara, difensore degli azzurri tricolore, gli ha già risposto attraverso i suoi social.
Nel corso del servizio, l’inviato Beppe Quintale ha incontrato proprio gli ex calciatori del Napoli, partendo con Bruscolotti, capitano di quella squadra: “Uno come Cassano sarebbe durato tre giorni nello spogliatoio del Napoli, la cosa importante era il rispetto fra tutti”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Renica: “Parliamo di una squadra formidabile. Giocatori scarsi non avrebbero mai potuto vincere un campionato. Quello che ha detto Cassano è molto offensivo”.
Non cambia il discorso quando a parlare è Pier Paolo Marino, ora all’Udinese ma all’epoca dirigente del Napoli: “Per portare alcuni giocatori di quel Napoli, ho fatto una fatica immane, erano i giocatori più richiesti”. A chiudere il quadro Andrea Carnevale e Diego Armando Maradona jr: “Era un Napoli fortissimo, una squadra di grandi campioni e di grandi uomini. Maradona era la ciliegina sulla torta. Mi dispiace molto che Cassano abbia detto cose insensate, lui in quella squadra non avrebbe potuto giocare”. E il figlio del Pibe de Oro: “Mio padre si arrabbiava ferocemente contro chi parlava male dei suoi compagni”.
Tutti interventi che l’inviato de Le Iene ha fatto vedere a Cassano che però non ha cambiato idea: “Scappati di casa non è un’offesa, erano giocatori mediocri, scarsi, si può dire? È un’opinione mia”.
Cassano non modifica il suo pensiero: “Era una squadra mediocre in cui ha fatto un miracolo Diego. Erano giocatori mediocri o scarsi, ho il diritto di pensare così”. E quando l’inviato gli chiede di fare autocritica, l’ex attaccante non ci sta: “Dico tante min***ate. Quando parliamo di Diego, alieno, extraterrestre. Giordano, fortissimo. Carnevale, buon giocatore. Gli altri erano mediocri o scarsi”. E a chiudere la risposta a Ferrara: “Detto da lui è già abbastanza particolare, non parliamo di Freud! Per quanto riguarda il “taci”, sto zitto solo ed esclusivamente se me lo dicono i miei figli, e non Ciro Ferrara. Chi deve stare zitto è lui”. In chiusura poi: “Al Napoli che ha vinto lo scudetto con gli scappati di casa, chapeau!”
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