Conferenza stampa per Roberto Mancini che spiega le convocazioni e individua un problema importante: i numeri gli danno ragione
Torna la Nazionale e lo fa in un momento che non può essere contraddistinto da un pizzico di tristezza. Per 32 squadre c’è la marcia di avvicinamento al Mondiale, non per l’Italia che dovrà guardarlo da casa.
Mancini confessa che fino a dicembre ci sarà un po’ di tristezza, ma prova anche a guardare avanti. Il ct in conferenza spiega le sue scelte: “Spinazzola mi ha detto che non si sente benissimo e che ha bisogno di lavorare: per questo è rimasto a casa. Per gli altri, sono due partite e non volevo convocare tantissimi giocatori. A casa ce ne sono diversi bravi ma pensavo fosse giusto così viste le tante gare che stanno giocando”.
A giocarne un po’ meno sono gli attaccanti italiani. La Serie A per i bomber è sempre più esterofila e Mancini lo dice chiaramente: “E’ anomalo tutti questi attaccanti stranieri, ma le grandi squadre da un po’ di tempo ne hanno tanti. L’unico che sta lì è Immobile, speriamo che non sia un processo irreversibile: non è un problema piccolissimo”. E a dimostrarlo c’è anche la classifica marcatori in Serie A dopo le prime sette giornate: proprio Immobile è l’unico italiano presente nelle prime posizioni e Politano è l’unico altro attaccante azzurro con più di un gol all’attivo.
Proprio in tema attaccanti, chi sta trovando più spazio è Raspadori che Spalletti a Napoli utilizza sia sulla trequarti che da prima punta: “Può giocare in tutti e due i ruoli. Sta crescendo e il fatto di giocare in Champions League aiuta”.
Il commissario tecnico fa il punto poi sugli acciaccati e annuncia il forfait di Verratti: “Non ce la fa, ha preso un colpo. Per Tonali non è un grande problema e Pellegrini lo valuteremo tra oggi e domani. Al posto di Verratti probabilmente chiameremo Frattesi”.
Tornando agli attaccanti ce ne sono due che non vivono un momento felice: Scamacca in Premier fa fatica e Balotelli è di nuovo al centro delle polemiche: “Scamacca è andato in un campionato difficile e ha bisogno di tempo per capire il calcio inglese. Serviranno 4-5 mesi: credo che il campionato lo possa aiutare. Video Balotelli? Non l’ho visto, ma quante volte noi siamo stati barcollanti nelle nostre vite”. E se Insigne non è presente per il grave problema familiare avuto (“senza probabilmente starebbe qui”), gli juventini non hanno certo un umore buono: “Noi abbiamo due giocatori della Juventus, Bonucci è esperto e non credo avrà problemi e Gatti è davvero felice di essere qui”.
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