Jose Mourinho ha spiegato l’episodio in conferenza stampa con Nicola, svelando la frase incriminata
Jose Mourinho la spunta, rimontando la Salernitana e portando a casa un 2-1 sofferto maturato nel finale. La Roma centra tre punti fondamentali, con gli ultimi minuti decisamente turbolenti: “Mi è piaciuta la vittoria, la forza mentale, la disponibilità emotiva dei giocatori in panchina. Tutti quelli che sono entrati hanno dato qualcosa di importante. Non è facile da giovedì e domenica, giocare fuori e poi viaggiare. E’ un accumulo extra di fatica. Una vittoria di carattere, dei ragazzi della panchina, sono molto contento che abbiano aiutato la squadra a vincere la partita”, le parole di Mourinho in conferenza stampa.
Poi si arriva alla vicenda con Nicola. Il tecnico portoghese spiega così: “ Un ragazzo della mia panchina ha detto una parola che non è piaciuta. Io non nascondo mai la verità come fa qualcuno, anche qualche club, o la polizia, o un paese. Una persona della mia panchina ha detto ‘Ora andate in Serie B’. La loro panchina non era contenta di questo e ha reagito, io mi sono scusato per il ragazzo che ha parlato. Tra la gente civile quello che succede in campo finisce in campo. Tra 45 minuti nessuno sarà fuori ad aspettarlo per dare un pugno in faccia a qualcuno che va in pace“. Riferimento decisamente poco velato ovviamente ai fatti di Bodo.
Poi Mourinho continua: “Questa vittoria ci dà qualcosa in più. Per costruire un’atmosfera positiva per giovedì era importante vincere oggi, avevamo poi bisogno di punti. Dico sempre che il modo migliore per combattere la stanchezza è vincere. Complimenti alla Salernitana che ha fatto una partita tattica, molto ben organizzata, ovviamente mi dispiace per loro anche i loro tifosi. Non so quanti erano, se il loro destino è la Serie B spero che tornino presto”. Sabatini è stato molto duro nei confronti dei giallorossi, ma Mourinho non vuole alimentare polemiche: “Non mi piace commentare quello che dicono altre persone, con tutto il rispetto per Sabatini, che ha una storia fantastica in questo club nel club dove lavoro io oggi”.
Infine sulla scelta di schierare Afena-Gyan: “Pellegrini era squalificato, ho pensato che avevamo bisogno di giocatori che attaccassero lo spazio, ovviamente non ha ancora – e lo dico sperando che migliori – la decisione, non è freddo davanti alla porta ma crea dei problemi. Shomurodov non è bellissimo a livello tecnico, ma quando entra è fresco, ha corsa, ha dinamica, quando prendi avversari stanchi è uno che crea difficoltà. Oggi ho giocato con quello che avevo in panchina e sono molto felice per Perez perché lavora sempre bene e con la bocca chiusa. Con grande umiltà, professionalità, non gioca come merita, altre volte è difficile trovare una posizione adatta a lui in questo sistema. Era in una posizione di rischio, ha trovato spazio per fare il primo gol che ha cambiato la partita”.
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