È un Mourinho in grande spolvero quello che si presenta in conferenza stampa dopo la roboante vittoria nel derby contro la Lazio: l’allenatore della Roma si toglie pure qualche sassolino dalla scarpa
Una vittoria schiacciante quella della Roma, che domina a batte senza appello una Lazio spenta e incapace di reagire. Anche se Jose Mourinho in conferenza stampa dei biancocelesti parla benissimo e si toglie pure qualche sassolino dalla scarpa raccontando un paio di retroscena sulle scelte di formazione, con Zaniolo out e un centrocampista in più.
CAMBIO ROMA – “È stato fatto un cambio significativo nella nostra struttura. Prima del match scherzavo con Pinto: ‘Se vinciamo siamo tutti fenomeni e stanno tutti zitti, se perdiamo tutti i fenomeni festeggiano’. Anche quelli della tv portoghese. Siamo stati consapevoli delle qualità della Lazio, che sono oggettive, hanno un modo di giocare preciso e identificabile. Noi abbiamo avuto l’umiltà di pensare questa partita in maniera tattica ed è andata bene. L’atteggiamento era buono, abbiamo segnato al primo minuto, è stata una grande partita e non è possibile una grande partita senza un grande arbitro. Irrati – continua Mourinho in conferenza stampa – ha fatto una partita fantastica, un controllo assoluto delle emozioni e a livello tecnico. La Lazio è la Lazio, nel secondo tempo ha giocato come si deve giocare un derby, con orgoglio fino alla fine”.
Mourinho continua: “Loro sapevano che dopo il 3-0 era molto difficile, ma hanno dimostrato la squadra che sono e le mentalità che hanno. All’estero la gente ha visto una grande partita in campo, un grande spettacolo fuori e ora speriamo che i romanisti vadano in campo felici e tranquilli e i laziali lo stesso. Domani è un altro giorno”. Poi si scatena sulla scelta di Zalewski: “Zalewski è un ragazzino, è alla Roma da quando aveva 9 anni e dopo qualche difficoltà a Udine, quando attaccavano con Molina e Deulofeu, voi della stampa di Roma avete ‘ucciso’ il ragazzo. Se io sono un allenatore di ‘merda’ che collassa sotto la pressione dei media il bambino non gioca più, e questa è la stampa di Roma. Il bambino ha fatto una grande partita, quindi tutti zitti e a casa”.
Infine lo Special One: “La Roma ha superato i limiti perché uno dei nostri difetti è mantenere alto il livello di concentrazione durante la partita, tanti giocatori fanno fatica a essere concentrati, fisici e mentalmente disponibili. Questo è uno dei nostri limiti e oggi la squadra è sempre stata lì, anche nell’intervallo ho cercato di prepararli e dirgli che se la Lazio avesse fatto il 3-1 sarebbe stato comunque fantastico il risultato. Se è stata una delle dieci vittorie più belle nella mia carriera? Difficile dirlo, mi è successo di tutto in positivo e in negativo. Sicuramente il 6-1 di Bodo è stata la più negativa della mia carriera, vincere il derby 3-0 ovviamente è bello, il gioco fa piacere a un allenatore che ha preparato la partita con la sua gente e non da solo. A me non piace questa cosa di Roma-Lazio che chi vince è in cielo e chi perde è all’inferno. Domani è lunedì”.
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