Il Tottenham è risorto ieri contro l’Everton con un grande Kane: il bomber inglese ha parlato anche di Antonio Conte
Il Tottenham può sperare ancora nella Champions League. Ieri sera gli Spurs hanno schiantato il povero Everton, ko addirittura 5-0 e sempre più a rischio retrocessione. La squadra di Antonio Conte trova una vittoria che è ossigeno puro dopo un periodo complicato da appena due successi nelle ultime sei gare disputate. Con tanto di eliminazione dalla FA Cup per mano del modesto Middlesbrough.
Ieri è arrivata una reazione rabbiosa con protagonista il solito Harry Kane, autore di una doppietta. Il Tottenham segna tanti gol ed è in grado di trovare prestazione e risultati incredibili, vedi la vittoria in casa del City. Questo anche grazie all’innesto di un Kulusevski che ha già messo a referto due gol e tre assist, scatenando anche i tifosi della Juventus e non solo contro Allegri. Dopo un inizio pessimo, anche Kane si è definitivamente sbloccato per cercare di trascinare i suoi in Champions. Il numero 10 e bomber dell’Inghilterra ha parlato all’Evening Standard: “Siamo in corsa per il quarto posto, non possiamo nasconderci o continuare a dire che stiamo imparando e migliorando”.
Harry Kane ha rilasciato una lunga intervista in cui ha parlato anche di Conte: “È sempre difficile quando arriva un nuovo allenatore. Ma ormai è qui da quattro mesi, quindi non possiamo usare il nuovo allenatore come scusa. Dobbiamo assumerci le responsabilità. Conte è fantastico, mi piace molto lavorare con lui. Molti di noi vogliono giocare in Champions League. Non ci giochiamo ormai da un paio d’anni, ma è dove pensiamo che dovrebbe essere il club. Con l’Everton è stata una partita completa che può farci prendere fiducia, ma ora dobbiamo fare quattro o cinque vittorie di fila. Se vogliamo andare avanti, si tratta di assumerci delle responsabilità e non nasconderci“.
Importanti anche le dichiarazioni di Kane sul futuro al Tottenham, quando un anno fa sembrava destinato all’addio, e su Conte: “Mi sento di essere in un posto fantastico. Ora ho 28 anni, mi sento fisicamente in una condizione molto buona così come mentalmente, la mia comprensione del gioco e la mia consapevolezza in campo sono ad un livello davvero alto. Conte ha dato molte più frecce al mio arco. Io cerco sempre di migliorare e questo accadrà anche a 36 anni”.
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