Domani sera si apre la 28esima giornata di campionato con Inter-Salernitana: le parole del tecnico granata Davide Nicola
L’Inter ha assoluto bisogno di tornare immediatamente a correre. Il rischio di perdere lo scudetto dopo che sembrava nelle mani nerazzurre è tangibile e concreto visti gli ultimi risultati. Dal derby perso in rimonta un mese fa la squadra di Inzaghi ha praticamente battuto solo il Venezia in casa ed è incappato in un risultato negativo dietro l’altro. Con una vena realizzativa sparita all’improvviso.
Domani sera l’Inter tornerà in campo dopo lo 0-0 scialbo in Coppa Italia nel derby, l’occasione è importante in casa contro la Salernitana ultima in classifica e ‘disperata’. Un anticipo disposto per l’impegno di martedì ad Anfield contro il Liverpool di Klopp, alla ricerca di una rimonta che sarebbe epica, una missione impossibile dopo lo 0-2 dell’andata. Ma prima bisognerà battere i granata di Davide Nicola, che non perde da quattro partite in cui ha collezionato quattro pareggi tra cui quello col Milan. Poco fa ha parlato il tecnico della Salernitana in conferenza stampa: “Vogliamo fare una grande prestazione, essere aggressivi e proporre gioco. È l’unica strada percorribile per sentirci sempre più capaci e competere contro tutti. I risultati vanno e vengono, ma convinzione e identità ci consentiranno di toglierci soddisfazioni”.
La Salernitana è lontana dieci punti dalla salvezza, identificata ora nel Cagliari che è tra le squadre più in forma del momento, e Nicola è consapevole che servirà un’impresa: “È indubbio si debba fare qualcosa di straordinario, la nostra mentalità non deve cambiare a prescindere dall’avversario. Dobbiamo essere realisti e conosciamo le qualità dell’Inter, ma dobbiamo concentrarci sulle nostre. Paradossalmente il nostro vantaggio è che non abbiamo alternative. Bonazzoli? L’idea è di convocarlo, mi confronterò con lo staff e se sarà al top può giocare dall’inizio. Anche Mousset è un’alternativa”.
Nicola continua sull’Inter e il calo: “Sono in lotta per lo scudetto e giocano un calcio veloce frutto di un gran possesso palla. I valori sono indubbi, ma ogni partita fa storia a sè. Se pensiamo di andare a Milano a guardare gli altri, esalteremo le loro qualità. Invece dobbiamo avere la convinzione di potercela fare“. Infine sul caso Ribery: “A me interessa che stia bene. Non parlerei nemmeno di caso. Sono io che chiedo ai miei calciatori di frequentarsi di più fuori dal rettangolo di gioco, voglio che si aggreghino e che consentano ai nuovi arrivati di inserirsi quanto prima. Ribery è un professionista serio, ha sempre messo cuore e passione e l’unico errore è stato l’orario di rientro. Sarà multato, ma la questione per me è già finita. Anzi, la settimana prossima voglio che facciano un’altra cena“.
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