Il ministro agli Affari regionali in un’intervista al ‘Corriere della Sera’: “La cosa peggiore per l’economia italiana sarebbe tornare indietro”.
Avanti, ma con prudenza. In un’intervista concessa al ‘Corriere della Sera’ il ministro agli Affari regionali Francesco Boccia fa il punto sul tema delle riaperture invitando tutti alla massima cautela: “Stiamo definendo le linee nazionali di sicurezza, che riguardano i lavoratori e i clienti. Arriveranno appena avremo anche i dati dei contagi dopo le prime riaperture. Se l’epidemia continuerà a calare il governo conferma che le Regioni dal 18 maggio potranno aprire le attività economiche sulla base della situazione dei loro territori. Anche parrucchieri e centri estetici”.
Boccia quindi aggiunge: “Se ci sono dati allarmanti? Gli ultimi dati dell’Inail dicono che 300 persone al giorno in Italia si contagiano sul posto di lavoro e dieci muoiono. E il lockdown si è allentato da una settimana soltanto. Se si parte senza regole e senza protocolli chi si assumerà la responsabilità di tutelare la salute dei lavoratori. Serve ancora prudenza. La cosa peggiore per l’economia italiana sarebbe dover tornare indietro”.
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