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Protocollo Figc, ESCLUSIVO: dalle distanze di sicurezza in allenamento all’App

Ecco cosa dice la bozza del documento inviato al Ministro Spadafora

PROTOCOLLO FIGC SERIE A / Inviato e in attesa di approvazione. Il protocollo, contenente tutte le disposizioni per la ripresa in sicurezza degli allenamenti delle squadre di calcio, è stato inviato oggi pomeriggio dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, ai ministri dello Sport e della Salute, Vincenzo Spadafora e Roberto Speranza. Dovrebbe essere ufficializzato mercoledì mattina in video conferenza. Ma cosa dice nel dettaglio la bozza, studiata dalla commissione medico scientifica della Federcalcio con l'aiuto di una task force?

Il documento è composto da 43 pagine, suddivise in due file. Nelle premesse viene specificato che le indicazioni per la ripresa degli allenamenti “non autorizzano di per sé la ripresa” degli stessi, in quanto “la tempistica della ripresa sarà decisa dalle competenti Autorità di Governo“. 

Si forniscono, però, “le massime garanzie oggi possibili per tutelare la salute” degli addetti ai lavori, cercando di “ridurre al minimo il rischio di contagio, nella consapevolezza che [ …] il rischio 'zero' di contagio non esiste”.

Il protocollo, a partire dal giorno della ripresa (stabilito dal Governo), disciplina “il luogo della ripresa”, (comprensivo di tutti i locali possibili, dai centri sportivi alle camere), “la convocazione” degli atleti (3 o 4 giorni prima della ripresa “per effettuare le procedure di screening in sicurezza, evitando assembramenti”) e infine “l’identificazione” della squadra, la “sanificazione degli ambienti” e l’elenco dei “comportamenti” da osservare.

Alle società sportive viene raccomandato di assicurare la “pulizia giornaliera” e la “sanificazione periodica” degli ambienti, senza trascurare la ventilazione dei locali, fornendo il personale sanitario addetto alla sorveglianza clinica della squadra di mascherine, occhiali e guanti e altri “dispositivi di protezione individuale”.

I dettagli del protocollo Figc

Lo screening iniziale avviene 72-96 ore prima del giorno della ripresa e prevede un’anamnesi accurata del “paziente”, (ricostruzione degli spostamenti degli atleti ed eventuali contatti con persone che abbiano contratto il Covid-19), il controllo della temperatura corporea, il doppio tampone rapido (test molecolare) a distanza di 24 ore oltre e i test sierologici. In caso di positività, è previsto l’allontanamento della persona, l’isolamento, la sorveglianza clinica e la terapia, ma i possibili scenari sono molteplici e sono tutti illustrati nel protocollo, con attenzione anche ai potenziali effetti cardiotonici dei farmaci eventualmente utilizzati. 

Si può arrivare anche alla sospensione temporanea degli allenamenti di gruppo fino alla ripetizione dei test molecolari rapidi e sierologici, verificando la negatività. Lo screening iniziale si completa con l’elettrocardiogramma a riposo, spirografia e gli esami del sangue.

Effettuato lo screening, la squadra inizia il ritiro permanente in un luogo sanificato periodicamente. Il “gruppo chiuso” (che comprende le sole persone sottoposte ai controlli iniziali) viene valutato clinicamente in maniera costante e riceve indicazioni sui comportamenti da adottare in ogni luogo del ritiro (dagli spogliatoi alla sala da pranzo).

Le indicazioni riportare nel protocollo fanno riferimento in particolare alle prime due settimane di allenamento, con la possibilità di estenderle alla terza. Agli allenamenti partecipano piccoli gruppi di giocatori, che mantengono distanze superiori ai due metri in campo, negli spogliatoi, nelle sale massaggi, nelle sale riunioni e in albergo. Eventuali trasferimenti dall’hotel al centro sportivo, dovranno avvenire con l’utilizzo di guanti e mascherine. 

Ed è preferibile che le docce siano fatte nelle rispettive camere di albergo o foresteria (stanze singole), vista la grande quantità di vapore acqueo che potrebbe favorire la diffusione del virus. Nessuna persona esterna al gruppo può accedere al luogo d’allenamento. L’accesso alla sala ristorante sarà contingentato: i pasti saranno serviti self-service, mantenendo distanze di sicurezza, dopo aver lavato accuratamente le mani. 

Le indicazioni disciplinano anche le modalità di svolgimento delle conferenze stampa, favorendo l’impiego delle piattaforme telematiche con i soggetti esterni. Infine, si valuta la possibilità, in una fase successiva di utilizzare delle App per tracciare e seguire clinicamente i giocatori e i membri dello staff tecnico nel rispetto della privacy. Insomma, informazioni dettagliate in attesa dell’approvazione e dell’ufficialità.

Bruno De Santis

Napoletano, giornalista professionista dal 2006. Il calcio prima di tutto: poco bravo con i piedi, un po' di più (si spera) con la penna.

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