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Emergenza Coronavirus, Borrelli: “880 contagiati in più, numero più basso dal 10 marzo”

Il Capo della Protezione Civile fa il punto sul COVID-19

EMERGENZA CORONAVIRUS BORRELLI PROTEZIONE CIVIILE / Nella conferenza stampa delle 18 il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha fatto il punto sull'emergenza coronavirus: “II numero di positivi è aumentato di 880 pazienti rispetto a ieri, l'incremento più basso dal 10 marzo scorso. Il totale dei positivi è di 135.586.

Si allenta la pressione sugli ospedali per persone ricoverate e in terapia intensiva: decremento di 106 pazienti in terapia intensiva per un totale di 3792 e di 258 ricoverati con sintomi per un totale di 28718. La maggior parte dei pazienti positivi, il 65%, resta in isolamento domiciliare. Oggi registriamo anche 604 nuovi deceduti per un totale di 17.127. Il totale di guariti sale a 24.392, 1555 in più rispetto a ieri, il secondo valore in assoluto in termini di guariti da quando abbiamo registrato la diffusione dell'epidemia”. 

Il professor Rezza: “Finalmente si inizia a vedere la diminuzione dei nuovi casi: dopo una fase di plateau sembra esserci una discesa. Siamo cauti, aspettiamo domani e dopodomani prima di tirare un sospiro di sollievo. I nostri modelli matematici avevano predetto una diminuzione di quel parametro, che voleva dire che la diffusione stava diminuendo. Il dato conferma le stime: speriamo di assistere una flessione ma bisogna restare cauti e pensare che ci saranno comunque nuovi casi e bisognerà ingaggiare una dura lotta. Bisogna continuare a mantenere rigorosamente tutte le misure di distanziamento sociale che vengono raccomandate perché ogni rilassamento può significare una ripresa della diffusione virale”. 

MASCHERINE E INDICAZIONI OMS – “Errare è umano e l'OMS è fatta da uomini. A volte si può sottovalutare un aspetto o prendere decisioni sbagliate e correggerle dopo. Soprattutto quando abbiamo a che fare con cose nuove come questo. L'argomento delle mascherine è una questione molto complessa. In primo luogo c'è un'ampia gamma di mascherine. Sappiamo che le mascherine chirurgiche hanno un'utilità a fare da barriera alle goccioline emesse da chi ha sintomi. Se mi chiede un'opinione personale le dico che per strada non uso la mascherina ma se entro in un luogo pubblico dove è difficile mantenere il distanziamento sociale, la indosso o ho piacere se lo fanno anche gli altri”. 

RICADUTE DOPO GUARIGIONE – “Quando c'è incertezza è bene ammetterla. Abbiamo delle conoscenze nei confronti di questa infezione virale che è cresciuta tanto ma ci sono ancora carenze. Una di queste riguarda il periodo in cui una persona diventa coraggiosa: nella maggioranza dei casi dopo 14 casi dalla scomparsa dei sintomi e con il doppio tampone negativo, la persona può considerarsi guarita. In altre parti è diverso, noi siamo anche più rigidi nell'applicazione delle regole: il punto è che possono esserci casi eccezionali che derogano dalla regola. I casi di reinfezioni o ritorno dell'infezione sono casi eccezionali, non sappiamo poi se sono contagiosi e quando”. 

Bruno De Santis

Napoletano, giornalista professionista dal 2006. Il calcio prima di tutto: poco bravo con i piedi, un po' di più (si spera) con la penna.

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