Napoli%2C+ESCLUSIVO+Savoldi+difende+Milik%3A+%26%238220%3BNon+segna+nei+big+match%2C+ma+non+dipende+da+lui%26%238221%3B
calciomercatoit
/2019/10/21/napoli-esclusivo-savoldi-difende-milik-non-segna-nei-big-match-ma-non-dipende-da-lui/amp/

Napoli, ESCLUSIVO Savoldi difende Milik: “Non segna nei big match, ma non dipende da lui”

L’ex attaccante azzurro si sofferma sul momento del polacco

NAPOLI SAVOLDI MILIK / A Napoli dal 1975 al 1979, 162 presenze e 77 reti: un curriculum di tutto rispetto e che lo colloca tra i più grandi bomber della storia azzurra. Giuseppe Savoldi è stato un luminare del gol, un fine conoscitore di calcio, da ascoltare con attenzione, anche e soprattutto quando si parla di centravanti. Un tema divenuto delicato all’ombra del Vesuvio, ma che potrebbe attenuarsi dopo la doppietta di Arkadiusz Milik, che contro il Verona ha ritrovato la via del gol e regalato tre punti preziosi al suo Napoli. E se si parla del polacco, allora occorre fidarsi di uno del mestiere come Beppe Savoldi: “Milik viene da due anni complicati – spiega l’ex Bologna –  ma un attaccante non è che debba essere un corridore, quindi sulla sua tenuta bisogna essere ottimisti. Il centravanti deve fare il movimento giusto al momento giusto, e in questo il polacco mi sembra che ci sia. L’attaccante non deve correre chissà quanto, deve realizzare. E i compagni devono metterlo nelle condizioni di segnare”.

Nulla contro l’organizzazione tattica di Ancelotti e del suo Napoli, eppure una domanda scatta spontanea: e se Milik non riuscisse a segnare anche per il gioco del buon Carletto? “Quando giochi poco non puoi affinare l’intesa con i tuoi compagni – risponde Savoldi – Poi è chiaro, c’è partita e partita: magari contro un avversario riesci ad esaltarti, contro altri meno”. Resta un dato di fatto, però, che il polacco difficilmente va a rete nelle grandi notti. L’anno scorso Milik non ha mai segnato contro una big nazionale ed europea, un capo d’accusa pesante per un attaccante come lui e al quale Savoldi ha provato a rispondere così: “Spesso dipende dal contesto e dal gioco che esprime la tua squadra. Evidentemente il Napoli non riesce ad assecondare le caratteristiche di Milik quando affronta grandi avversari. Io ad esempio mi esaltavo contro la Roma (la vittima preferita di Savoldi ndr), ma dipendeva da tanti fattori, uno su tutti la conformazione stessa dei giallorossi al tempo. Non esiste e non può esistere una risposta assoluta”.

Alle porte, c’è la sfida contro il Salisburgo, una di quelle notti dove Milik può continuare il proprio momento positivo e ritrovare la via del gol in Europa. L’ultima rete europea risale allo scorso inverno, in Europa League, proprio contro gli austriaci alla Red Bull Arena. E il polacco ora può ritrovare una maglia da titolare anche in Champions, come si augura lo stesso Savoldi: “Il turnover e le rotazioni sono frasi fatte, fantasie dove i media amano marciare sopra. Gli allenatori fanno giocare i calciatori che stanno meglio e rispondono alle precise necessità di quella o quell’altra partita. Milik contro il Salisburgo può fare benissimo, è uno completo e bravo di testa. E’ in un momento dove si sente sicuro di sé, bisogna sfruttarlo”.

Un momento che finalmente si è trasformato in positivo, dopo un’estate strana, dove Milik si è presentato a Dimaro da capocannoniere della scorsa stagione (con 20 reti stagionali), eppure con il club e la piazza tutta tesa verso il sogno Mauro Icardi. Una situazione che ha certamente influito sul polacco e che ha lasciato perplesso anche lo stesso Savoldi: “E’ chiaro che in questi casi un calciatore perda serenità e tranquillità. Un attaccante come Milik non meritava un trattamento del genere. Non puoi metterlo in discussione, anche se dall’altra parte c’è uno come Icardi. Ogni centravanti ha bisogno di sentire su di sé la fiducia del gruppo e dell’allenatore, a maggior ragione se viene da una fase delicata come il polacco. Se il Napoli crede in Milik lo deve aspettare e capire”.

Insomma, Giuseppe Savoldi approva e ammira un attaccante come Milik, eppure l’ex azzurro si riserva un ma sul valore complessivo del polacco. E stuzzicato dal formare la sua coppia d’attacco ideale in questo Napoli, la sua risposta è tutt’altro che scontata: “E’ una bella domanda (ride ndr). Il Napoli ha uno dei reparti offensivi più qualitativi d’Europa ed è difficile sceglierne due su tutti. Se proprio devo, farei giocare Llorente e Mertens. Milik resta un grandissimo attaccante, così come lo sono anche gli altri, ma il belga e lo spagnolo formano un coppia davvero ben assortita e più vicina alla mia idea di calcio”.

 

A cura di Alessandro Montano

Bruno De Santis

Napoletano, giornalista professionista dal 2006. Il calcio prima di tutto: poco bravo con i piedi, un po' di più (si spera) con la penna.

Recent Posts

DIRETTA Finale Supercoppa Italiana, Napoli-Inter | Segui la cronaca LIVE

Atto finale della Supercoppa Italiana, dopo le semifinali giocate nei giorni scorsi: si contendono il…

2 anni ago

Questo giocatore è davvero sfortunato: ecco chi è il Re degli autogol

Sapete chi ha realizzato più autogol in Serie A quest'anno? Ecco il giocatore, molto talentuoso,…

2 anni ago

Stop al mondiale per club, nuova bufera: denunciata la Fifa

Nuova bufera può travolgere la Fifa: arriva il duro attacco, può saltare il Mondiale per…

2 anni ago

Juve capolista, Inter sotto pressione: “È il Lautaro bianconero”

Dopo la vittoria contro il Lecce, la Juventus si prende momentaneamente la vetta della classifica:…

2 anni ago

Chiesa preoccupa Allegri: la Juve pensa ad un intervento d’urgenza

Chiesa sente ancora male al ginocchio e non riesce ad essere a disposizione di Allegri:…

2 anni ago

Juve, Vlahovic non si ferma più: doppietta con l’Inter di Lautaro nel mirino

La Juventus torna da Lecce con tre gol e tre punti, la vetta della classifica…

2 anni ago