JUVENTUS BOLOGNA NICCHI / Dopo le polemiche degli ultimi giorni, Marcello Nicchi difende la categoria arbitrale. Il presidente dell'Aia ha usato toni decisi spiegando le decisioni nelle gare di Serie A: “Gli arbitri stanno lavorando bene e stanno applicando regolamenti che neanche a noi entusiasmano. Pochi sono gli addetti ai lavori che conoscono le nuove regole. Non capisco certe proteste fuori luogo, perché si continua a dire che si debba o non debba andare al Var. Gli arbitri stanno facendo molto bene, non bisogna mai dimenticare i ruoli che ognuno di noi ha – spiega a 'Radio anch'io Sport' – Si sentono dichiarazioni e si vedono comportamenti che sono boomerang disarmanti per le regole del calcio. Quando un arbitro viene aggredito verbalmente, quelli dei campi di periferia diventano pugni e calci. Quando facciamo i raduni coi dirigenti, mi viene da pensare che tornano in sede e non hanno acoltato nulla. Il famoso episodio di Juve-Bologna non è rigore, il regolamento dice che bene o male non è rigore. Se qualcuno continua a dire che si applicano regole per le regole della maglia, non vada più allo stadio”.
Nicchi ha poi commentato le nuove regole stabilite dalla Fifa: “Riavvolgiamo il nastro su chi deve fare le regole. Per me dovrebbe esserci una riunione in cui partecipano chi gioca al calcio insieme agli arbitri. Dopodiché si vede se la regola funziona o no. Da quest'anno l'Ifab dice che non si dà rigore se il giocatore gioca il pallone. Tripla sanzione eliminata? All'epoca furono gli arbitri italiani ad abolire la regola della terza sanzione. Noi tutti gli anni relazionamo chi ci dà regole. Io dico di avere fiducia negli arbitri, altrimenti non andiamo da nessuna parte. Il problema è un altro: ieri gli arbitri sono stati bravi. Ieri Irrati stava parlando col Var, stava semplicemente chiedendo se c'era la giocata. Se de Ligt non avesse fatto la giocata, era rigore. Var room a Coverciano? Quella sarà la svolta. Stiamo lavorando alla struttura ma la burocrazia ci soffoca. Stiamo lavorando per averla il prima possibile. Quando avremo la sala Var faremo parlare gli artefici. Var in Serie B? Quando la Lega fornirà le strutture adatte negli stadi. Noi siamo pronti”.
LAZIO E ATALANTA – “Quelli sono due rigori sacrosanti. Lo dice il regolamento. Poi se vogliamo sindacare sulla forza del pestone, questo non è compito nostro. Ma di cosa vogliamo parlare? Gli allenatori ci devono dare una mano. Devono conoscere bene il regolamento e quando c'è da fare qualche disquizione facciamola nelle sedi opportune. Questo crea solo discredito e mette il moviolista nella strada sbagliata. Maresca? Ha fatto quello che il protocollo prevede. Quando accade questo c'è chi deve fare l'annuncio. Al secondo buu si va a centrocampo, al terzo interviene il Questore e se lo ritiene sospende la partita”.
CORI DISCRIMINATORI – “Radar sonoro? Mi complimento con Gravina, chi lo conosce sa che è una persona di grande spessore e conoscenza. Siamo in prima linea nel cacciare questi cialtroni dal campo. Abbiamo detto ai calciatori che quando sentono questi cori devono venire da noi, che li abbracciamo e li capiamo”.
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