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Sampdoria-Inter, Conte: “Juve e Napoli avanti di tanto. Sanchez? Non è uno qualsiasi”

Le parole del tecnico nerazzurro alla vigilia della sfida del ‘Ferraris’ valevole per la sesta giornata di campionato

SERIE A SAMPDORIA INTER CONFERENZA CONTE / L'Inter ha archiviato la vittoria contro la Lazio perché già domani alle 18 tornerà in campo sfidando la Sampdoria di Di Francesco ultima in classifica nel match valevole per la sesta giornata di Serie A. Al 'Ferraris' Conte cercherà di ottenere l'ennesima vittoria consecutiva per restare al primo posto e mantenere vivo l'entusiasmo in vista del big match di Champions contro il Barcellona e del derby d'Italia con la Juventus in proogramma rispettivamente mercoledì 2 e domenica 6 ottobre. Il tecnico nerazzurro ha parlato in conferenza stampa a partire delle ore 14, diretta testuale qui su Calciomercato.it:

SAMPDORIA – “E una gara difficile, una squadra molto organizzata, si vede il lavoro dell'allenatore. E' partito con un sistema di gioco, lo ha cambiato, ma al di là di questo si vedono determinati concetti: dovremo fare molta attenzione, sarà una partita difficile. E' la classica partita dove abbiamo tantissimo da perdere”. 

TURNOVER E LUKAKU – “Come dico sempre, la partita della vita è quella che dobbiamo giocare: oggi la gara con la Samp deve rappresentare la 'Partita'. Le partite che verranno dopo le affronteremo successivamente: è la quinta partita in pochi giorni, è inevitabile prendersi anche dei rischi. Lukaku fa parte della rosa”. 

PARTENZA SPRINT – “Nessuno parte per perdere: nella nostra testa in ogni partita c'è la ferrea volontà di provare a vincere. Il fatto di essere riusciti ad ottenere delle vittorie di seguito è importante, sicuramente sono frutto del lavoro che stiamo facendo, della disponibilità dei ragazzi, ma sappiamo che sono passate soltanto cinque giornate. Dobbiamo continuare con la stessa volontà, la stessa voglia, migliorando dove dobbiamo migliorare e trovando la continuità di risultati fondamentali se vuoi essere protagonista. Bisogna evitare gli alti e bassi: una squadra che vuole diventare grande, deve dare stabilità, continuità, certezze e sicurezze. Abbiamo un percorso e stiamo cercando di dare certezze da questo punto di vista”. 

PERCENTUALE DI CRESCITA – “Quando cambi guida tecnica, cambia tutto: credo che c'è un percorso per me e gli altri tecnici che sono entrati per il primo anno in panchina. Penso che ognuno di noi ha dei margini di crescita, ma c'è un percorso da fare: per qualcuno sarà più semplice, per altri più articolato. Questo percorso dobbiamo farlo, lo abbiamo iniziato ora bisogna capire a che velocità verrà completato”. 

SIMILITUDINI CON LA SUA JUVE – “Quando parliamo di forza di difesa, parli dell'intera squadra. Parliamo di fase difensiva, 11 giocatori coinvolti in entrambi le fasi. La cosa più importante è avere equilibrio tra fase offensiva e difensiva: la squadra deve saper attaccare con 11 effettivi, e considero anche il portiere. Parallelismi è difficile farne: sono situazioni diverse, ricordo comunque che il primo anno fummo bravi e riuscimmo a finire imbattuti, pareggiammo tante partite. Le difficoltà le trovammo, c'era il Milan con Ibrahimovic, Thiago Silva, Gattuso, una squadra forte. Loro in alcuni aspetti mancarono: i super favoriti erano loro, c'era anche l'Inter del triplete, il Napoli con Cavani, Lavezzi e Hamsik, squadre che ci erano davanti. Oggi non siamo favoriti, Juventus e Napoli sono davanti a noi in maniera importante ma questo non deve farci cambiare: la qualità del campionato si è alzata. La Lazio è una squadra forte, una realtà ed è difficile perché può lottare per stare tra le prime quattro. Il Milan stesso, vive un momento così, ma ha un buon allenatore, società forte. Il livello qualitativo si è alzato: noi lottiamo per fare il nostro meglio, vediamo cosa sarà questo meglio”. 

ALTI E BASSI – “Basta andare nello storico dell'Inter e vedrai gli alti e bassi: non siamo il primo gruppo a vincere cinque partite di fila. Due anni fa questo gruppo era in testa a dicembre, non a settembre: poi è finito in Champions dovendo vincere l'ultima gara in casa della Lazio. Gli alti e bassi sono questi: c'è uno storico che ci deve mettere in guardia e capire che i buoni si vedono alla fine”. 

CALCIATORI – “Stanno bene, chi aveva degli acciacchi ha recuperato. D'Ambrosio è un giocatore da calcio moderno, riesce a ricoprire più ruoli, non è uno specialista: sono contento di avere questo tipo di calciatore perché ti permette varie soluzioni”. 

SANCHEZ – “Di Sanchez ho parlato già tanto, mi fate sempre la stessa domanda… è un calciatore che ha determinate caratteristiche, sta a noi fargli ritrovare la brillantezza che ha perso. Sicuramente è un calciatore di spessore e prima o poi lo vedrete in campo dall'inizio. Quando è entrato non è entrato un calciatore qualsiasi”. 

CRESCITA – “Parlo di tutto, anche di leadership: abbiamo margini di miglioramento in tutto, il compito mio è di migliorare i miei calciatori sotto tutti gli aspetti. Abbiamo margini di crescita da ogni punto di vista, sono cauto perché c'è da migliorare in tutto. Non pensiamo di arrivare con la bacchetta magica. Trovare disponibilità e voglia di migliorare da parte dei calciatori deve far stare più sereni rispetto al passato ma c'è da migliorare in tutto e una o due vittorie non mi fanno cambiare il pensiero. Dobbiamo continuare a lavorare duro e fare il massimo per la nostra squadra”

 

Raffaele Amato

Formiano classe '87, sport e giornalismo le mie passioni. "E' sempre calciomercato"

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