Inter, ESCLUSIVO Bertolino: “Conte, quanti gufi! Marotta la vera svolta”

Il comico milanese, intervistato da Calciomercato.it, ha parlato del nuovo allenatore, del direttore generale, di Icardi e mercato

INTER BERTOLINO CONTE MAROTTA  ICARDI MERCATO/ Da Conte a Icardi, passando per Marotta e il mercato. Questi e altri i temi contenuti nell'intervista rilasciata in esclusiva a  Calciomercato.it  da Enrico Bertolino, comico e cabarettista milanese, noto tifoso nerazzurro. 

La stretta attualità ci dice che stasera l'Inter debutterà in Champions League contro lo Slavia Praga. Senza dubbio è l'avversario più abbordabile del girone…

“Sulla carta è così, ma guai a sottovalutare questa squadra, anche perché sicuramente sta meglio dell'Inter sotto il profilo atletico. Certo bisogna vincere, anche perchè il Barcellona già lo vedo agli ottavi. La gara decisiva, secondo me, sarà quella in casa del Borussia Dortmund”.

In campionato tre su tre e primo posto solitario. Ogni giudizio è prematuro, ma hai la sensazione che siano i nerazzurri di Conte i principali rivali della Juventus per la corsa scudetto?

“Sicuramente la squadra ha acquisito una propria identità, ma è ancora presto per sognare. Ci sono tanti gufi sul trespolo che aspettano il primo tonfo di Conte. Se dovesse avvenire nel derby di sabato prossimo, comincerebbero le critiche da parte di chi gli rivendica il passato juventino”.

Molti però definiscono Conte il valore aggiunto…

“Lui sicuramente è un grande allenatore, ma la vera svolta all'Inter è avvenuta con Marotta. Finalmente qualcuno ha messo ordine ad una società che ne aveva molto bisogno”.

Ti riferisci al caso Icardi?

“Dico in generale, ora ci sono delle regole da rispettare. Su Icardi credo che abbiano sbagliato tutti”.

Chi ti piace di più dei nuovi acquisti?

“Scontato dire Sensi per quello che sta dimostrando. Io sono molto contento che sia rimasto Politano, alla lunga sarà molto utile. Lukaku mi piace, ma ha bisogno di maggiore supporto da parte dei compagni”.

Se dovessi fare uno spettacolo sull'Inter, come lo intitoleresti?

“Belle speranze”.