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Sassuolo-Roma, Ranieri: “De Rossi? Bisognava fare diversamente, io l’avrei tenuto”

Il tecnico giallorosso presenta la sfida contro i neroverdi

SASSUOLO ROMA RANIERI / In campo sabato sera Sassuolo-Roma, terzo anticipo della penultima giornata di Serie A e ultimissima occasione per i giallorossi per restare in corsa per il treno Champions League. Capitolini che possono solo vincere e poi sperare in risultati favorevoli dagli altri campi in ottica quarto posto. Claudio Ranieri, tecnico della Roma, presenta la sfida in conferenza stampa. Calciomercato.it ha seguito per voi le parole dell'allenatore testaccino.

FINALE DI STAGIONE – “Quanto è successo deve essere uno stimolo positivo, i giocatori sono abituati a tutto. I ragazzi non sono stati destabilizzati nemmeno dalle voci sul tecnico del futuro. Ci sono due gare da giocare, c'è ancora una piccola possibilità di raggiungere l'obiettivo. Dobbiamo sapere di aver fatto il massimo possibile”.

ZANIOLO E PELLEGRINI – “Zaniolo riprende oggi, aveva il solito polpaccio indurito. Farà lavoro differenziato, scarico per gli altri. Pellegrini credo di averlo a disposizione per sabato, diversamente ci sarà sicuramente la prossima settimana”.

DE ROSSI E INCONTRO COI TIFOSI – “Non mi sembra di aver utilizzato le frasi che mi sono state attribuite. Sulle spiegazioni che ci hanno chiesto i tifosi, ho detto che le decisioni sono state prese a Londra e in America perché è un dato di fatto”.

FUTURO – “Non so cosa voglia fare Pallotta in futuro, di sicuro non ne hanno parlato con me visto che io dopo le prossime due partite andrò via. In ogni società ci sono dei ricambi e ci sta. In Italia molte squadre hanno perso punti di riferimento. A Daniele forse andava detto in un'altra maniera. Essendo il capitano e avendo i tifosi un rapporto così stretto con la squadra, era consigliabile un altro comportamento. Quanto è successo non incide comunque nella mia gestione da allenatore”.

RUOLO E FUTURO DE ROSSI – “Se a me fosse stato chiesto da allenatore, avrei sicuramente detto di volere Daniele ancora con me, sul resto non mi esprimo. Daniele è un allenatore in campo, puoi parlare con lui direttamente e lui ragiona per il bene della squadra. E' un leader che vogliono tutti gli allenatori. Come sta? Dentro di sé sarà sconvolto, non dormirà la notte, ma l'ho visto ugualmente motivato. Ha sempre dato tutto per la squadra e per i tifosi. Ancora devo parlarci comunque. Credo voglia continuare a giocare. Penso sia giusto così. Futuro da allenatore? In casa ne ha già uno che è suo padre, che gli ha dato una formazione in tal senso. Parlerò con lui. All'Olimpico, all'ultima giornata, sia una festa per Daniele. Per le contestazioni ci sarà tempo”.

SITUAZIONE ROMA – “Quando ho accettato l'incarico sapevo di trovare una squadra giù mentalmente, non anche fisicamente. Ho dovuto far credere nuovamente i giocatori in loro stessi. Tutto quanto è successo di sicuro non mi ha aiutato. Quanto hanno inciso le chiacchiere nella gara di Genova, ad esempio, non lo so. Ma l'aiuto dei tifosi che avevo chiesto è arrivato e li devo solo ringraziare”.

TOTTI – “Qualsiasi decisione deve prenderla Francesco, non so quanto potere abbia ma mi ha chiamato lui quindi è uno che conta in questa società. C'è una fase di crescita, ora non so quanto sia felice o soddisfatto del suo ruolo in società. Ma dovete chiederlo a lui e non a me”.

CONSIGLI – “Non sapendo quali sono i programmi societari, non so cosa potrei consigliare per il futuro. E' importante di sicuro la costruzione dello stadio per un grande futuro della Roma, ma riporto quello che dite voi sull'argomento. Mi sono posto il solo obiettivo di aiutare la squadra da quando sono qui”.

SOCIETA' – “Pallotta è in America e magari è poco vicino alla squadra, ma ho visto pochi presidenti realmente presenti. A Leicester ho visto il presidente pochissimo, col Chelsea sono stato quello più vicino ad Abramovich. Mi sa che Ancelotti lo vide poco. Ma non è importante la presenza fisica di un presidente, importa che tutto vada nel modo giusto”

MODULO – “4-3-3 oppure no? Devo ancora pensarci. Il Sassuolo è una squadra organizzata, mi sto facendo un'idea. Vedrò negli ultimi allenamenti cosa è più giusto”.

 

Nicola Lo Conte

Classe 1985, giornalista professionista dal 2016, dal 2017 nella grande famiglia di Calciomercato.it. Con pochi ma semplici comandamenti: passione, scrupolosità, precisione, qualità. Il tutto per parlare al meglio della 'cosa più importante tra le cose meno importanti' (cit. Arrigo Sacchi)

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