CALCIOMERCATO REAL MADRID ALLEGRI MOURINHO / Il 2019 ha portato un’aria nuova nello spogliatoio del Real Madrid. L’irreversibile crisi di gioco e risultati dei blancos sembra già diventata un ricordo: dopo il brutto ko del 6 gennaio scorso contro la Real Sociedad, il club merengue è riuscito a vincere e convincere in sette partite delle successive nove, perdendo solo (in maniera ininfluente) contro il Leganes in Coppa del Re e pareggiando, ieri, nell’infuocato Clasico del Camp Nou, semifinale d’andata della medesima competizione.
La dirigenza del Madrid ha apprezzato l’inversione di tendenza e, soprattutto, il carattere del suo allenatore: Solari è un esordiente a questi livelli, ma ha dimostrato di avere attributi nella gestione dei casi Isco e Marcelo. La fiducia accordata a Vinicius (impressionante la sua prestazione in Catalogna) è un altro punto a suo favore: il classe 2000 è il gioiello su cui Florentino punta per il futuro, e sta dimostrando di valere i circa 60 milioni investiti per il suo cartellino.
Continuando di questo passo, quindi, l’argentino si garantirà un’inattesa conferma per la prossima stagione: molto, ovviamente, dipenderà dal cammino in Champions League, la cui aria (come sempre) sembra stia risvegliando la squadra dopo i torpori autunnali. Secondo fonti vicine alla società, Solari sarebbe esonerato solo “in caso di disastri”, che però ancora non si possono escludere. In quel caso, i nomi sulla lista di Florentino sono tre. In ordine di importanza: Pochettino, Allegri e Mourinho.
L’allenatore del Tottenham è il preferito dalla dirigenza blanca, ormai da tempo immemore. Prima o poi, dice chi conosce bene il presidente del Real, siederà sulla panchina del Bernabeu, ma non è detto che ciò accadrà a breve scadenza. La cena con Zidane e Beckham, infatti, non è da considerarsi un incontro di mercato: il francese e l’inglese, pur essendo leggende del Madrid, non hanno incarichi in società. Proprio Zizou, inoltre, non si è lasciato benissimo con Perez e non sarebbe in condizione, in questo momento, di influenzarlo.
Piacciono, da parecchio, anche il carattere e la duttilità di Allegri: qualche contatto con l’allenatore bianconero ci sarebbe già stato nei mesi scorsi, prima dell’approdo di Cristiano Ronaldo a Torino. Se lo juventino riuscisse a conquistare la Champions, potrebbe forse considerare chiuso il suo straordinario ciclo torinese e, a quel punto, le porte del Bernabeu potrebbero riaprirsi. Per ora, resta una prospettiva remota.
Last but not least, José Mourinho, uomo da mille polemiche che a Madrid amano alla follia e non sopportano, in parti uguali. Florentino ha sempre un debole per lui e, in caso di necessità, una telefonata gliela farebbe volentieri. Gli ultimi rumor, però, rafforzano la tesi che lo vedrebbe pronto a tornare a Milano prendendo il posto di Spalletti. Chi ha detto che le minestre riscaldate non piacciono? Il portoghese, a quanto pare, ne va ghiotto…
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