CALCIOMERCATO NAPOLI HAMSIK DALIAN RETROSCENA / La storia del Napoli vive nel segno dei sette anni di Maradona, quelli dei due scudetti, del trionfo di Stoccarda in Coppa Uefa e di altri trofei nazionali. Nell’era De Laurentiis non sono arrivati scudetti e trofei internazionali ma il Napoli è rinato, tornato ad assaporare l’atmosfera da vertice nel calcio italiano e frequentare con stabilità le coppe europee. Hamsik è il simbolo per eccellenza di questa storia, l’unico a poter toccare i giganti degli scudetti. Hamsik ha polverizzato il record di presenze di Bruscolotti, superato Maradona per numero di gol al punto da essere protagonista nella mostra itinerante del Napoli che l’anno scorso divenne a tutti gli effetti un museo. Una storia che s’avvia verso la fine, durata più di dodici anni che si è conclusa in un 'San Paolo' semivuoto, con poco meno di ventimila spettatori. La voce circolava già da un po’, Hamsik voleva andare via già al termine della scorsa stagione, quando dopo Napoli-Crotone Marek aveva già realizzato dei regali ai compagni di squadra, doni all’insegna dei ricordi. E ce ne sono tanti: la rimonta dal 2-0 al 2-3 a Torino contro la Juventus, i trofei alzati al cielo da capitano. Il Tianjin Quanijan, all’epoca guidato da Paulo Sousa, era il club più insistente ma l’offerta non convinceva De Laurentiis. In Cina gli investimenti all’estero superiori ai 6 milioni sono tassati al 100%, a De Laurentiis fu proposto Witsel come contropartita tecnica, idea che non convinceva il Napoli.
Una decina di giorni fa, mentre naufragava la trattativa con il Paris Saint Germain per Allan, sono tornate le sirene cinesi per Hamsik che anche stavolta ha spinto per andare. Il Dalian Yifang sembra essere la sua prossima avventura, la squadra di Carrasco che interessava a Milan e Inter. 9 milioni di euro per lui, 15 più bonus al Napoli: sono queste le cifre che stanno portando via dalla maglia azzurra uno degli ultimi simboli del mondo del pallone. Il 'San Paolo' ieri sapeva poco, la voce è cresciuta gradualmente, i primi spifferi nel prepartita, poi qualche indizio: la standing ovation dalla panchina, quella mano sul cuore all’uscita dal campo che sapeva d’addio. Hamsik è fatto così, non ama apparire e con sorriso sornione all’uscita dal 'San Paolo' ha anche dichiarato: “Ma quale saluto…”. Ci aveva già pensato Ancelotti a dare l’annuncio di mercato: “C’è una trattativa in corso e c’è la volontà d’accontentarlo”. Nel post-partita nello spogliatoio arrivano voci di uno scenario che fa fatica ad essere accettato, fino a poche ore prima della gara contro la Sampdoria nessun compagno di squadra sembrava essere a conoscenza della concreta possibilità di perdere il proprio capitano a stagione in corso. I silenzi, però, c’erano, soprattutto dei procuratori. Ieri sera Hamsik sarebbe dovuto andare alla festa della figlia di Mario Rui ma non ci è andato, quasi a voler trasmettere l’idea di doversi abituare alla sua assenza. La notizia è diventata dominante nel dibattito calcistico nel post-partita, quando i tifosi sui social si sono scatenati. In una piazza che ha un’anima storicamente in dissenso con De Laurentiis, nonostante gli ottimi risultati sportivi e finanziari, la partenza di Hamsik sempre più probabile (da ieri sera le parti stanno lavorando anche ai documenti) ha generato un forte senso di delusione nonostante la convincente vittoria del Napoli e il pareggio della Juventus contro il Parma. Dalla critica per l’indebolimento della squadra, dopo un mercato in cui il Napoli ha salutato due centrocampisti senza alcun innesto, alla tristezza per il modo in cui è andato via il capitano che disse no a Milan e Juventus, il weekend tra i tifosi napoletani sta lasciando una sensazione di distacco, tipica di chi sta perdendo un punto di riferimento che anche ieri con l’apertura per Callejon nell’azione del primo gol ha dimostrato a tutti il proprio valore.
Nella giornata di lunedì ci sarà la conferenza stampa di presentazione del nuovo ritiro azzurro a Dimaro, presenti Ancelotti e De Laurentiis. Non è escluso ci sia anche una comparsata dello stesso Hamsik, che potrebbe rilasciare qualche importante dichiarazione in vista dell'annunciato addio, atteso comunque nei prossimi giorni. Ciò che appare ormai certo è che Napoli-Sampdoria è stata l'ultima apparizione al 'San Paolo' di Marek Hamsik, l'ultima con la fascia al braccio. E anche per questo da ieri è nato qualche forum in merito a chi sarà il prossimo capitano del Napoli. L'erede designato è naturalmente Lorenzo Insigne, che indosserà fin da subito la fascia che finora lo vedeva come vice-Hamsik. Eppure sui social non sono pochi i tifosi che vorrebbero l'incoronazione di Kalidou Koulibaly. Il difensore è diventato ormai il simbolo dell'attaccamento alla maglia, il simbolo del riscatto sociale e della risposta al razzismo – che contro i senegalesi o contro i napoletani sempre razzismo è – ben più dell'autoctono Insigne. Che “paga” qualche scatto d'ira e qualche gesto di impazienza di troppo agli occhi di una frangia di tifoseria. Non che non sia amato, Lorenzo, ma per Kalidou il consenso è unanime, tanto che ieri sera, quando Pairetto ha assegnato il rigore, lo stadio chiedeva a gran voce che lo tirasse lui. E in questa giornata particolare di commiato ad Hamsik si sprecano i sondaggi sull'erede preferito. Sondaggi che restano comunque una vox populi: la fascia sarà indossata da Insigne, Ancelotti e lo spogliatoio hanno già deciso da tempo.
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