INTER SIMONI SPALLETTI / 80 anni compiuti oggi, con 60 trascorsi nel mondo del calcio. Gigi Simoni festeggia un traguardo importantissimo e ricorda le sue esperienze tra campo e panchina, raccontandosi a 'La Gazzetta dello Sport'. “Tra le squadre dove sono stato Torino e Inter sono quelle a cui sono rimasto più legato. I nerazzurri sono il grande amore professionale. Non mi aspettavo l'esonero, ma con Moratti sono rimasto in ottimi rapporti. E' una persona splendida e ha riconosciuto di aver sbagliato”. Sul momento più bello: “La Coppa Uefa è il ricordo più bello dal punto di vista sportivo, ma ero preoccupato per le voci di un arrivo di Zaccheroni. Invece il momento migliore fu quando tornai a San Siro da allenatore del Piacenza: tutto il pubblico mi salutò con affetto”. Sull'episodio Ronaldo–Iuliano: “E' una ferita che rimarrà per sempre. Una volta ho incrociato Ceccarini ad una festa, ha finto di non conoscermi. Ronaldo? E' il giocatore più forte che abbia mai allenato. A livello umano invece dico Bruno Conti, che ho lanciato al Genoa“. Ancora Inter: “Spero e penso ci voglia poco per rivedere i nerazzurri campioni d'Italia. Spalletti? E' bravo, ma fatico a capirlo. Preferirei vedere Simeone in panchina, è di un'altra categoria. In chi mi rivedo? Giampaolo, mi somiglia molto”.
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