Roma, Kluivert: “Qua è l’ambiente giusto per me. Monchi mi ha convinto… così!”

L’attaccante olandese ha parlato anche del capitano Daniele De Rossi

CALCIOMERCATO ROMA JUSTIN KLUIVERT / L'attaccante della Roma Justin Kluivert ha concesso un'intervista ai microfoni di 'Sky' tra arrivo a Roma in estate, primo bilancio giallorosso e Champions League.

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BILANCIO A ROMA – “Il bilancio è molto buono, sono molto contento. Ogni giorno mi godo di più questa situazione. Non vedo l'ora di vedere cosa mi attenderà in futuro. Mio padre mi aveva avvertito che questo è un campionato difficile, ma che ti rende più forte”.

IDOLO – “Il mio idolo è stato ovviamente mio padre, ma anche Cristiano Ronaldo. Lui vive per lo sport e io guardo a questo tipo di campioni”.

MONCHI – “Monchi mi ha convinto con ciò che mi ha detto, è stato molto convincente. Sono molto contento della decisione che ho preso, sono contento di essere qua. Lui mi ha parlato in maniera speciale e tutti intorno mi volevano qua. Dopo quattro mesi posso dire di aver trovato sicuramente l'ambiente giusto per crescere. Mio padre mi aveva avvertito che la competizione sarebbe alta ma ho imparato molto in campo e fuori dal campo. Ad esempio, ora vivo da solo”.

RECORD – “Io il più giovane calciatore della Roma a segnare in Champions? L'ho scoperto dopo la partita, è davvero incredibile poter essere ricordato per questo! Se sogno un gol contro il Real Madrid? Io sogno di segnare in ogni partita! Tutti devono avere paura di noi, soprattutto in casa nostra. Possiamo vincere il gruppo, si tratta di una partita chiave”.

PUNTI DEBOLI E DI FORZA – “Ci sono differenze tra il gioco dell'Ajax e il gioco della Roma, devo migliorare ogni giorno. Posso migliorare nella fase difensiva, mi sto impegnando in quello, ma posso anche migliorare la fase offensiva per segnare di più. Di Francesco m ha dato tanti consigli, è un ottimo allenatore. Lui mi dice sempre di sfruttare la mia velocità, che non hanno in molti. Mi dice sempre: “Attacca lo spunto!” (lo ripete in italiano, n.d.r.)”. 

DE ROSSI – “De Rossi è molto importante. Prima di venire qua mi ha scritto mentre ero in vacanza per darmi il benvenuto e dirmi che non vedeva l'ora di lavorare con me. Lui è un fenomeno sia dentro che fuori dal campo, da lui imparo molto. E' un onore per me lavorare con lui”.

GRUPPO – “Qua c'è un ottimo spirito di gruppo, ci frequentiamo anche fuori. Karsdorp è olandese come me e posso parlare in olandese con lui, ma mi trovo bene con tutti”.