INTER ROMA CONFRONTO NAINGGOLAN PASTORE / Premessa prima di snocciolare qualche dato: soprattutto per una questione fisica, entrambi sembrano aver già dato il loro meglio in carriera. Ma come direbbe qualcuno, il calcio è così 'liquido' che le considerazioni di oggi possono non valere domani. Radja Nainggolan e Javier Pastore, due 'colpi' dello scorso calciomercato estivo di Inter e Roma che fin qui hanno reso ben al di sotto delle attese.
Specie per ragioni fisiche, a conferma di quanto detto sopra, ovvero per infortuni che hanno frenato per ora la loro nuova avventura. Due quelli rimediati dal belga: il primo un 'banale' affaticamento del quadricipite della coscia sinistra, stando almeno alla nota ufficiale dei nerazzurri, subito a luglio all'inizio dell'amichevole con il Sion e che un po' incredibilmente lo ha costretto a saltare tutta la preparazione estiva finanche l'esordio in campionato contro il Sassuolo e di fatto anche la seconda (solo panchina) col Torino. Il secondo nel derby col Milan, un trauma distorsivo alla caviglia che ha impedito a Spalletti di schierarlo in tre partite, tornando in condizioni scadenti – tanto da finire in panchina ieri a Bergamo – nel big match del 'Meazza' contro il Barcellona. Statistica che può avere il suo peso: in tre delle quattro partite perse dall'Inter tra serie A e Champions, Nainggolan non c'era, a conferma comunque della sua grande importanza per la squadra nonostante il calciatore di oggi non sia più quello di un paio di stagioni fa.
L'argentino, teoricamente il suo erede in giallorosso e che è stato a un passo dall'Inter nel gennaio scorso, ha subito già quattro infortuni, per un totale di ben 8 partite saltate. Tutti al polpaccio, peraltro non sempre a quello che lo perseguita ormai da anni. Il primo in allenamento, tre giorni dopo il big match contro il Milan. Il secondo alla mezz'ora del derby con la Lazio, il terzo prima della sfida col Cska Mosca e il quarto prima della partita di ieri con la Sampdoria. A differenza dell'Inter, la Roma è però riuscita quasi sempre a sopperire all'assenza del 'Flaco', con Di Francesco bravo e fortunato nello 'scoprire' Pellegrini trequartista. Senza Pastore, la cui ultima presenza (appena 12') risale alla sconfitta casalinga con la Spal del 20 ottobre scorso, ben 6 vittorie, inclusa la stracittadina, 3 pareggi (contando Firenze, dove è rimasto in panchina) e 2 sconfitte, a Madrid per 3-0 contro il Real e in casa contro gli estensi visto che lui è entrato a fine gara e a risultato già definito. La conclusione è sotto gli occhi di tutti: Nainggolan molto più determinante per l'Inter di quanto non lo sia stato finora Pastore, che per il momento è senz'altro una 'delusione' maggiore – al di là dei numeri in basso – rispetto al suo predecessore. Forse non a caso il primo è stato voluto fortemente dal suo allenatore, il secondo – in un certo senso – 'accettato' per aziendalismo ma non con un'idea chiara e diciamo anche giusta sul dove e come impiegarlo. Per le ultime news di calciomercato CLICCA QUI.
NAINGGOLAN
Presenze /Minuti giocati: 11/792'
Gol: 3
PASTORE
Presenze /Minuti giocati: 7/385'
Gol: 2
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