Napoli, Ancelotti: “In Italia si può fare un bel lavoro. Europa? Chiedo a Guardiola”

L’allenatore azzurro a Trento al Festival dello sport

NAPOLI ANCELOTTI / Carlo Ancelotti con Arrigo Sacchi e Pep Guardiola è intervenuto al Festival dello Sport in corso a Trento, soffermandosi sulla bellezza nel calcio e non solo. L'allenatore del Napoli ha parlato del ruolo dei tecnici: “L'allenatore è un ruolo complesso perché deve relazionarsi con società, calciatori e tutta la gente che lavora con lui: il gruppo squadra comprende circa 50 persone e sono tutti importanti allo stesso modo e nella misura in cui tu li consideri importanti. La mia idea di gestire questo gruppo è rendere le persone più comode possibili: delegare, dare responsabilità perchè credo sia importante. Puoi delegare un calciatore, un dottore, lo staff tecnico e poi tu devi tenere sotto controllo. Ognuno ha la maniera personale di gestire le proprie cose. Mi dicono che ho una gestione morbida, che sono troppo buono: rispondo sempre che se vogliono la frusta devono chiamare un altro non me, questo è il mio carattere. Esprimere il proprio carattere è l'unico modo per essere credibile. Se io faccio il rude, non sono credibile. Non è l'errore tecnico che ti fa arrabbiare, è il comportamento: se vedi un calciatore poco attento, deconcentrato, allora ti arrabbi. A Napoli è una bella famiglia, un bell'ambiente, giocatori giovani con esperienze importanti, una società che ha voglia di crescere, una città bellissima: ci sono tutte le condizioni per fare un buon lavoro. Poi in Europa bisogna vedere se il City te lo permette, il Liverpool te lo permette: Klopp era ben disposto all'andata, ora vediamo per il ritorno. In Italia ci sono le condizioni per fare un buon lavoro”.