JUVENTUS BERNARDESCHI / Marcia da record per la Juventus, che conosce solo vittorie in questa prima parte di stagione. Nove successi su nove per la compagine campione d'Italia, in cui spicca il rendimento e al crescita di Federico Bernardeschi: “Qui si lavora per vincere tutto. E' dura anche mentalmente, ma la società è costruita per questo e ti aiuta tanto. Se sei intelligente, qui fai il salto di qualità – dice il numero 33 a 'Tuttosport' – Vincerle tutte? Intanto dobbiamo fare 10 su 10 ad Udine, poi andiamo in Nazionale e dopo se ne riparla. Credo che la grande forza della Juventus sia la voglia, la determinazione, il non essere mai appagata. E tutti, appena arrivano, assorbono questa mentalità: merito della società, dell'allenatore, dei giocatori che c'erano già. Ci sono esempi che un giovane, o uno appena arrivato, nota subito”.
Bernardeschi incensa Cristiano Ronaldo: “Ho sempre preferito lui a Messi. E' un ragazzo umile e con una straordinaria positività che trasmette a tutto l’ambiente. Ricordo la finale dell'Europeo in cui dovette uscire per infortunio a metà primo tempo: in panchina faceva l'allenatore aggiunto. Il suo arrivo ha portato ancora un qualcosa in più a livello di mentalità ad un club mostruoso come la Juve. Con lui il Real Madrid, invece, ha perso tanto. A Valencia sono andato a dirgli di stare tranquillo, che è il più forte del mondo, perché non volevo vederlo piangere. Avere vicino Ronaldo è un esempio per un ragazzo giovane. E' come cavalcare l’onda, ha me ha aiutato e sta aiutando”.
Bernardeschi parla poi di Allegri: “Quando si arrabbia si fa sentire e capire, anche se col toscano gli stranieri faticano un po', ma usa anche l’inglese. Ha un modo positivo che è prezioso per sciogliere la tensione. Altrimenti con 60 partite non è facile conservare le energie mentali e non è sano essere in tensione 24 ore su 24. Il ruolo? Nel calcio moderno devi saper interpretare più ruoli. Quando Allegri mi spiega le cose gli chiedo sempre di più, sono curioso. Bisogna dare il massimo in tutte le componenti. Mi ha aiutato tanto Paulo Sousa alla Fiorentina. Mi disse “Hai delle doti importanti: investi su te stesso”. Lì mi si accese una lampadina e ho pensato: proviamoci”.
Infine una curiosità sullo spogliatoio: “Se vogliamo tutti Cristiano nelle partitelle? No, semmai Chiellini è meglio averlo con sé… Ogni giorno quando vai al campo sai che devi essere concentrato al massimo, sennò la palla non la strusci mai e questo alza l’asticella sempre di più. Giorgio trasmette le idee di Buffon e il suo modo di essere capitano. Gigi ha fatto la storia della Juventus, bisogna dirgli solo grazie per quello che ci ha lasciato”.
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