ROMA FROSINONE DI FRANCESCO / Dopo la pesante sconfitta di Bologna e il ritiro punitivo, la Roma è chiamata a rialzarsi: la squadra capitolina attende il Frosinone mercoledì sera nel turno infrasettimanale del massimo campionato. Un test fondamentale anche per il futuro di Eusebio Di Francesco finito sul banco degli imputati dopo la falsa partenza: dopo la gara del 'Dall'Ara' si è discusso di un suo esonero con Paulo Sousa come candidato principale per la panchina della Roma. L'allenatore giallorosso ha parlato anche di questo nella tradizionale conferenza stampa della vigilia: Calciomercato.it ha seguito in diretta le sue parole.
RITIRO – “E' stato voluto da me e dalla società anche per esaminare le difficoltà attuali. Le risposte le vedremo domani”.
GARA – “Sarà simile a quella contro il Bologna. La giocheremo in casa e siamo obbligati a cercare a tutti i costi i tre punti”.
GIUDIZIO MERCATO – “E' un errore parlare di questo adesso. Io devo pensare a lavorare e valorizzare la rosa, cosa che magari non ci sta riuscendo. Siamo alla quinta giornata e dobbiamo dimostrare di poter fare meglio. Questa Roma deve essere superiore a queste squadre: le risposte le daremo sul campo. Giudizi in questo momento non è corretto darli e io non lo farò mai”.
DZEKO – “Ci sono tante partite, faremo una valutazione: giocherà lui o Schick. E' una valutazione che farò visto che Edin ha giocato tanto anche in Nazionale e ci sono alle porte il derby e la Champions”.
KARSDORP – “Fuori principalmente per una questione tecnica e poi si legano altre cose. Non c'è stata alcuna lite con il ragazzo: è una mia scelta, ho tre terzini e scelgo in base a quello che vedo. Sta a lui lavorare”.
PALLOTTA – “Disgustato? Mi sarei preoccupato se fosse stato felice. Non c'è bisogno di sentire la fiducia in questo momento di nessuno”.
NERVOSISMO – “E' normale quando le cose non vanno bene. Il ritiro serve a capire perché le cose non vanno. Io ho bisogno dei calciatori e loro hanno bisogno di me: solo insieme possiamo uscirne. Siamo consapevoli che non stiamo facendo bene ma anche di poter risalire la china. Quando non arrivano le prestazioni serve tirare fuori qualcosa in più anche dal punto di vista fisico e mentale. E' mancata la continuità: anche a Bologna l'approccio è stato buono. Occorre tirare fuori quello che si ha dentro, da uomini. La formazione che scenderà in campo contro il Frosinone: chi sta fuori non è perché non è uomo”.
GOL – “Non si può essere stanchi al 55'. Siamo stati messi male nella fase preventiva dell'azione, abbiamo perso la palla: il giocatore che si è avvicinato di più a Santander è stato Marcano ed era il giocatore più lontano dalla palla. Santander non è veloce o altro: è combattivo, è il giocatore che ha fatto più scatti, con più determinazione rispetto agli altri. Abbiamo fatto un'interpretazione negativa di quell'azione”.
COMPORTAMENTI – “Lavoro sui comportamenti? Non avete mai visto i giocatori litigare veramente in campo. Magari litigassero ancora di più, nel senso di avere quel senso di appartenza che non riguarda solo la Roma ma è amor proprio e del proprio lavoro. E' una questione di amor proprio ed è quello che richiamo spesso: sono convinto che lo tireremo fuori. Tutti ci dobbiamo mettere in discussione, ma c'è la voglia di rispondere in maniera differente: non sempre riesce ma ora è il momento di farlo e basta”.
GIOCATORI ADATTATI – “L'anno scorso ho messo El Shaarawy a destra e sono stato un fenomeno. Kluivert è un esterno offensivo, ha avuto 2-3 palle gol a destra poi magari non ha fatto gol. Se mi dite di Marcano a sinistra, allora siamo d'accordo: non cerco di mettere i calciatori in difficoltà, ma di fare scelte per riparare ad alcune difficoltà difensive che abbiamo. Analizziamo bene le cose che dobbiamo dire: se Kluivert non può fare l'ala destra, noi abbiamo tre ale sinistre. Troveremo la collocazione anche per Pastore: ha fatto anche la mezzala, poi magari preferisce fare il trequartista. Voglio aiutarli, non metterli in difficoltà. La ragione la vedremo alla fine”.
PEROTTI – “E' infortunato, si è fatto male al flessore. Speriamo di riaverlo contro l'Empoli”.
VIA SE LA SQUADRA NON MI SEGUE– “Non mettetemi in bocca parole che non ho detto (il riferimento è a dichiarazioni della scorsa stagione, ndr): ho detto che se vedo che la squadra non mi segue sono il primo a farmi da parte, ma io questa sensazione non ce l'ho. Se mi portate una registrazione, allora ne parliamo”.
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