Napoli, De Laurentiis: “Scudetto? Punto alla vittoria della Champions!”. E su Sarri…

Il patron azzurro ha parlato anche del nuovo stadio

NAPOLI DE LAURENTIIS / Nel corso di un'intervista concessa al 'Corriere dello Sport', il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato anche di Scudetto e Champions League: “Se ha ragione Totti a dire che si gioca per il secondo posto? No, no, no. Il Var è stato introdotto per rendere giustizia ai club, affinché gli errori degli arbitri siano evitati. Se non si crea un automatismo per il suo utilizzo e se la commissione del Var non obbliga l'arbitro a guardare le immagini ma tutto viene lasciato alla discrezionalità, si rischia di non finire mai col gioco del pensar male. Ci sono molte cose che non quadrano. Io credo si debba eliminare la discrezionalità dell'arbitro. Se il Var funziona bene non è detto che vinca la Juve lo Scudetto? Non voglio dire la Juve o non la Juve… Bisogna rendere giustizia agli sforzi di 7-8 club che devono veder ripagati i loro investimenti, certamente superiori a quelli delle società minori. Se penso allo Scudetto? Penso sia molto importante aumentare la competività del proprio club e, per poterlo fare, bisogna aumentare il fatturato. Si fa arrivando il più lontano possibile, e magari vincendo, una delle due coppe europee. Meglio se la Champions. Il vero obiettivo è questo. (…) Vincere il tricolore non mi fa fatturare di più. Vincere la Champions sì e mi consente di acquistare giocatori più importanti per il Napoli. Questo però non vuol dire che io non voglia vincere lo Scudetto”.

SARRI – “Non voglio assolutamente replicare. Ha detto cose completamente inesatte, ma non mi va di replicare sennò diventa una telenovela. Io sono felice con Ancelotti”.

STADIO – “Il San Paolo per me è un nightmare. Dico basta: non faccio più polemiche e mi costruisco un mio stadio. Servono due anni. Nel frattempo. ho chiesto alla Uefa l'autorizzazione a giocare in Champions League al San Nicola di Bari. A costo di pagare di tasca mia mille pullman per consentire ai napoletani di assistere alle partite”.