Italia, Mancini: “Voglio la Nazionale sul tetto del Mondo! Parlerò con Balotelli”

Il nuovo ct si presenta in conferenza stampa

ITALIA MANCINI CT CONFERENZA STAMPA / Roberto Mancini è il nuovo ct dell'Italia. Sarà lui l'uomo che, dopo la clamorosa debacle della Nazionale contro la Svezia, dovrà riportare gli azzurri ai livelli del glorioso passato. L'esperto allenatore, reduce dall'esperienza in Russia con lo Zenit San Pietroburgo, ieri ha firmato un contratto fino al 2020 con la Nazionale. Presente oggi in conferenza stampa a Coverciano, Mancini ha parlato delle sue prime sensazioni e degli obiettivi futuri dell'Italia. Calciomercato.it ha seguito la conferenza stampa in diretta.

Il nuovo commissario tecnico ha fatto un discorso iniziale: “Sono abbastanza emozionato. Voglio ringraziare il commisario, Michele e Lele. Per me è stato abbastanza semplice scegliere, sono orgoglioso di allenare la Nazionale. Per me, che ho iniziato nell'Under 14, arrivare ad allenare la Naizonale è la cosa più bella. Penso che i miei genitori possano essere orgogliosi. Ringrazio tutti gli allenatori che mi hanno allenato e tutti coloro che hanno contribuito alla mia crescita. Sono a disposizione per le vostre domande. Grazie”. Interrogato sui motivi della sua scelta, Mancini ha risposto con emozione: “Penso che essere ct sia la massima aspirazione. Sono tanti anni che alleno, penso che questo fosse il momento giusto, bisogna fare qualcosa per la Nazionale. Non essere andati ai Mondiali è qualcosa di difficile, ho pensato fosse il momento giusto. Credo ogni allenatore voglia diventare ct della Nazionale”.

GLI OBIETTIVI – “Il mio rapporto con la nazionale è stato lunghissimo. Ho avuto tre commissari tecnici. Sono stato tanti anni a Coverciano, purtroppo non siamo riusciti a vincere un Mondiale o un Europeo. Vorrei essere un ct perbene che riesca a riportare l'Italia dove merita: sul tetto d'Europa e del Mondo! Non vinciamo un Europeo da tanto, sarà il primo appuntamento vicino. Vorrei riportare la Nazionale ad alti livelli. Ci sarà da lavorare molto, non sarà semplice”.

Italia, Mancini in conferenza: “Parlerò con Balotelli”

Inevitabili le domande sui possibili ritorni eccellenti, in primis quello di Balotelli. Roberto Mancini ha le idee chiare: “Giocatori in Italia ce ne sono sempre tanti, anche in momenti difficili. Penso l'Italia possa sempre trovare giocatori con qualità. Mario è un giocatore italiano, probabilmente ci parleremo e lo chiameremo. Lo vorremmo rivedere come agli Europei con Prandelli. Ci sono giocatori utili alla causa della Naizonale. Pirlo? Ho parlato con Alessandro e Lele, vedremo quello che vorrà fare. Criscito? In Nazionale ci sarà spazio per tutti, nessuno non avrà la possibilità di giocare in Nazionale. L'età conterà, Criscito è un bravissimo giocatore. Vedremo. In Russia ho finito la mia esperienza e sono molto felice di essere tornato qui. Chiellini e De Rossi? Sono giocatori che hanno dato tanto. Se saranno ancora i migliori avranno la possibilità di essere chiamati”.

I CALCIATORI – “In Italia giocatori bravi ce ne sono sempre stati, anche adesso ce ne sono. Potremo mettere insieme un'ottima squadra – prosegue il nuovo ct – Anche con Buffon parleremo per la partita di Torino. La Nazionale è importante, la mancata qualificazione al Mondiale è stato un lutto enorme. A volte si dà la colpa all'allenatore, ma non è giusto. Bisogna avere anche il rispetto dei club e dei giocatori, che giocano tantissime partite. Bisogna capire anche il momento. Dovremo cercare di avere una rosa ampia che ci consenta di far riposare qualcuno. Poi che i club debbano aiutare la Nazionale mi sembra normale”.

STILE DI GIOCO – “Chi riesce a giocare bene e vince probabilmente è la migliore. E' difficile che una squadra che vince non sia la migliore. Noi cercheremo di giocare un ottimo calcio: credo che questo debba essere il nostro obiettivo. Formazione? Difficile dire come giocheremo, voglio conoscere meglio alcuni calciatori che non conosco benissimo. Decideremo quale sarà la cosa migliore per la squadra. Vicino alle idee di Allegri? Non ho ascoltato Allegri, quindi è difficile fare un ragionamento. Ogni allenatore ha i suoi pensieri e le sue opinioni. Mi resta difficile giudicare. Credo che il ct abbia l'obbligo di stare vicino alle squadre minori. Ognuna di queste squadre avrà il suo allenatore, non posso disturbare il lavoro dei miei colleghi. Seguiremo l'Under 21 con molta attenzione, questo è certo”.

SFIDA DIFFICILE – “Se alleni un club, quando non vinci, tutti i tifosi sono arrabbiati con te. Se non vinci con la Nazionale quasi 50 milioni di persone sono arrabbiate (ride, ndr). Non c'è niente di semplice nella vita. In Italia ci sono tanti tifosi, ognuno vede il calcio a modo proprio. Spero di essere un ct che riuscirà a portare l'Italia alla vittoria di un trofeo importante. Non chiedo stage, se avremo la possibilità ne faremo per chimare qualche giovane. I giocatori giocano tante partite, viaggiano ogni tre giorni. Dovremo essere veloci a trovare una base di squadra con giocatori da rotare. Le seconde squadre sono un'otima coa, sperando che giochino i calciatori italiani”.

I TIFOSI – “Dovremo essere noi a riportare i tifosi verso na Nazionale. Tutti i giocatori che arrivano in Nazionale sono giocatori professionisti e seri. I giocatori che arrivano devono tirare fuori i sogni che hanno nel cuore. Quando uno pensa da giovane e vede le partite della Nazionale, sogna di vincere un Mondiale, quindi bisogna dare il massimo per la Nazionale”.