INTER JUVENTUS ANTONELLO / A distanza di quasi 48 ore, l'Inter esce ufficialmente allo scoperto per commentare il contestato arbitraggio di Orsato, sabato sera. Poca diplomazia, come da programma, il dg nerazzurro Antonello è furioso per la direzione di gara e per la “disparità di trattamento”. Ecco le sue dichiarazioni ad 'Inter Tv':
RABBIA NERAZZURRA – “Abbiamo deciso di parlare solo oggi per evitare di fare commenti a caldo, influenzati dalle emozioni del momento. Non è stato uno spot, anzi una enorme figuraccia per il calcio italiano. Non ci spieghiamo come all'interno della stessa gara siano stati usati due pesi e due misure. Nel calcio molte cose stanno cambiando, ma alcune restano invariate. Siamo comunque orgogliosi della nostra storia. Se abbiamo smaltito la rabbia? Assolutamente no, il mister aveva chiesto alla squadra di essere ferocissima in campo e lo è stata. Sono successe cose inaccettabili e siamo arrabbiatissimi. Il club merita rispetto e lo meritano anche i nostri tifosi”.
POSSIBILE CALO – “Non ci sarà assolutamente un calo di tensione, i ragazzi hanno dimostrato sul campo quello che sanno fare. Sono dei grandi professionisti, ci aspettiamo una pronta reazione. L'obiettivo rimane immutato e lo dimostreremo domenica prossima contro l'Udinese. Vorrei precisare che sia io sia tutto il management siamo sempre stati vicini alla squadra, durante tutta la stagione. Forse qualcuno vuol far passare un messaggio diverso ma posso garantire che siamo tutti uniti e concentrati affinché si possa raggiungere l'obiettivo stagionale, ovvero la Champions League”.
MESSAGGIO ALLA SQUADRA – “Abbiamo perso una battaglia, probabilmente non solo per colpa nostra. Ma vogliamo vincere la nostra guerra sportiva, per noi e per i nostri tifosi. Siamo orgogliosi della prestazione dei nostri ragazzi, che hanno messo passione e anima in campo, seppur in inferiorità numerica. Il nostro pubblico poi è stato eccezionale, ci ha sostenuto dall'inizio alla fine”.
Terminata la partita, Pjanic ha parlato di compensazione usata dall'arbitro nei suoi cartellini gialli: “Quello che è successo è sotto gli occhi di tutti, è stato visto da 80 mila persone allo stadio, da 170 paesi collegati e 700 milioni di persone. Sicuramente non è stato uno spot positivo per il calcio italiano. Anzi, forse è stata una eurofiguraccia”.
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