Roma-Fiorentina, Di Francesco: “Perotti e Under fuori. Pallotta? Parlo con Monchi”

Dopo la Champions, è tempo di campionato per i giallorossi che domani se la vedranno contro la squadra di Pioli

ROMA-FIORENTINA DI FRANCESCO CHAMPIONS NAINGGOLAN CONFERENZA PIOLI – Reduce dalla pesante battuta d'arresto in Champions League contro il Barcellona, la Roma torna in campo domani per la trentunesima giornata del campionato di serie A. Impegno non semplice per la squadra giallorossa che affronta la Fiorentina di Stefano Pioli, una squadra in salute reduce da cinque vittorie consecutive e in piena lotta per un posto in Europa League. Eusebio Di Francesco interviene nella consueta conferenza stampa della vigilia: ecco le sue parole in diretta su Calciomercato.it.

DOPO BARCELLONA – “Il primo giorno non è stato facile soprattutto perché non meritavamo il passivo che c'è stato. Dobbiamo guardare avanti, c'è la Fiorentina: proveremo a prepararla al meglio anche se abbiamo qualche problemino. Dobbiamo avere la consapevolezza che come mentalità stiamo crescendo ma non basta, il risultato dice questo”. 

UNDER E NAINGGOLAN – “Non sarà convocato, speriamo di recuperarlo per il Barcellona. Nainggolan oggi farà il provino decisivo per esserci contro la Fiorentina. Contro il Barcellona era inibito da questo fastidio che non gli permetteva di giocare”. 

OCCASIONI MANCATE – “In sede di mercato le valutazioni vanno fatte a 360° ma è prematuro farle. I dati sono inconfutabili: dobbiamo migliorare il rapporto occasioni-gol. Abbiamo gare importanti da affrontare poi fare le nostre valutazioni. Dobbiamo trovare più cinismo sotto porta che è quel che ci è mancato da inizio anno”. 

Roma-Fiorentina, Di Francesco: “Under e Perotti non ci saranno. Gioca Defrel”

PEROTTI – “Sicuramente non sarà convocato contro la Fiorentina e non sapremo quando recupererà. Ha preso un brutto colpo al polpaccio. “

DEFREL – “Sicuramente giocherà titolare. Schick e Gerson? Vedremo”. 

IDEA DI GIOCO – “Se dovessi rivedere la partita senza essere allenatore della Roma, sarei soddisfatto di vedere una squadra che gioca come piace a me. Il Barcellona 'esalta' il mio modo di pensare perché cerca di giocare. Non ci dobbiamo accontentare, non posso essere soddisfatto di una partita persa 4-1: ci sono però state cose positive e errori individuali che hanno compromesso la gara di andata”. 

FLORENZI A CENTROCAMPO – “Bruno Peres è alla base: il fatto che ha giocato in una partita molto delicata è significativo. E' stato tra i migliori e questo mi permette di pensare di Florenzi a centrocampo anche se lui preferisce giocare sull'esterno. Può fare l'intermedio ma in gare dove bisogna essere ordinati può andare in difficoltà”. 

PALLOTTA – “Ho il tramite per arrivare a Pallotta che è Monchi: mi ha trasferito il suo messaggio dopo Barcellona, era contento della prestazione, non del risultato che ha giudicato anche lui come immeritato. Sono allenatore e ho rapporti soprattutto con Monchi, se dovesse venire il presidente parleremo di tutto, non ci sono argomenti particolare da esporre. Per gli obiettivi aspetterei la fine della stagione. Ci sono tante partite importanti, anche la gara di ritorno con il Barcellona e vedo che tutti danno per scontata: non mi piace. Non dobbiamo lasciare nulla al caso”. 

CONTROCCOLPO DOPO BARCELLONA – “Non deve accadere”. 

MESSI – “Quando allenavo il Sassuolo e giocavo bene con le grandi, dicevate che non erano in giornate. Ora alla Roma, faccio bene con il Barcellona, Messi non la prende neanche di striscio ed è demerito degli altri: fate voi. Se gli fai prendere la parte davanti e non dietro ai centrocampisti, gli togli già tanto”. 

IMPORTANZA CAMPIONATO E CHAMPIONS – “La più importante è la gara che viene prima, ma è importante anche quella dopo. Abbiamo già fatto un errore giocando a Bologna. Oggi pensiamo alla Fiorentina, poi penseremo al Barcellona. La Fiorentina va affrontata con grandissima attenzione perché avremo meno energie, poi ci sarà il Barcellona”. 

SILVA E KARSDORP – “Per Karsdorp è ancora presto: le ultime cose accadute ci consigliano di avere molta attenzione. Vediamo quanti giocatori hanno avuto ricadute, quindi meglio aspettare qualche giorno in più e non in meno. Per Silva si è allenato molto meglio, potrebbe anche giocare dal primo minuto”. 

SCHICK – “Lo lascerei un po' tranquillo. Ha subito un po' la pressione, gli sono state troppe responsabilità: è un calciatore che va un po' aspettato dal punto di vista della mentalità. Non è la prima volta che un giocatore non riesce ad esprimersi al meglio in un determinato contesto. Con lui non sarei frettoloso e se dovesse giocare non gli terrei troppo gli occhi puntati addosso”.