Monchi: “Alla Roma non totalmente felice. Barcellona? Cito Montella”

Il Ds giallorosso: “Qui grandi pressioni. Se potessi, comprerei diversi giocatori del Barça”

BARCELLONA ROMA MERCATO MONCHI / “La Roma è un club con un backround e un impatto mediatico superiori a quanto mi aspettassi. E' vero che nella sua storia ha vinto poco, ma ha le pressioni di una grande”. Così Monchi ai microfoni di 'As': “La natura speciale di questa società rende fondamentale la conoscenza dell'ambiente – ha aggiunto il Ds giallorosso – Di Francesco qui ha vinto lo Scudetto, De Sanctis ci ha giocato. Ci piace che elementi importanti che sono adesso qui abbiano un passato legato alla Roma. Anche Balzaretti, che ora lavora con me. E Totti… Totti è Roma. Non è stato facile spiegargli che non avrebbe più potuto continuare nelle vesti di giocatore, lui è una persona semplice che vuole imparare e aiutare il club con il suo lavoro”.

Mercoledì la Roma affronterà il Barcellona al 'Camp Nou' nell'andata dei quarti di Champions: “I blaugrana sono i favoriti, questo è ovvio – ha sottolineato Monchi – però mi piace menzionare Montella che dopo aver preso il Bayern ha detto 'se c'è una sola possibilità di passare, noi combatteremo per quella'. Messi? La sua qualità non ha confini – ha risposto il Ds che a Barcellona ritroverà Rakitic, che ebbe a Siviglia – Ivan è un ragazzo molto intelligente che ha confermato di poter giocare ad altissimi livelli. Porteresti lui alla Roma? Se potessi, ne porterei diversi. Busquets non è male, giusto? (ride,ndr)”. In chiusura Monchi ha dribblato la domanda circa un suo possibile approdo in blaugrana al posto di Robert, il segretario tecnico in scadenza a giugno: “Non sono mai stato il tipo da immaginare situazioni non reali. Sono concentrato al massimo sul mio lavoro alla Roma. Qui ovviamente non posso avere la felicità completa perché la mia famiglia non è qui. E se a livello sportivo non vinci, non puoi essere felice neanche tu. Sì, sono felice a livello professionale, penso di crescere professionalmente. Ma ovviamente, questo deve essere risolto con successo sportivo”.