Roma, Monchi: “Più potenti con lo stadio”

Il ds giallorosso ha analizzato il suo primo anno di lavoro nella Capitale

ROMA MONCHI PALLOTTA STADIO / “Undici mesi che sembrano venti anni”. Ci scherza su Monchi tracciando un bilancio della sua prima stagione nella Capitale nel ruolo di direttore sportivo della Roma. Dopo essersi soffermato su diverse questioni legate al calciomercato ieri nel corso di un incontro con la stampa estera (dove si è parlato, tra gli altri, di Alisson e Under), Monchi ha concesso anche un'intervista a 'Fox Sports' che andrà in onda questa sera. Sono, però, stata rilasciate alcune anticipazioni dove si parla del 'Monchi pensiero'. 

Roma, Monchi: “Dobbiamo sistemare bilancio, ma stadio è prossimo step”

FILOSOFIA DI SCELTA – “Io sempre mantengo una teoria che non so se sia giusta o sbagliata. Non possiamo dimenticarci che un calciatore è un calciatore e una persona. Il giocatore difficilmente dimentica di giocare a calcio, se ha qualità quella rimane. Alcune volte dimentichiamo che il rendimento del giocatore non ha nulla a che vedere con il giocatore, ma con la persona che sta dietro al giocatore. Pertanto dobbiamo provare a conoscere, più rapidamente possibile, questa persona per approfondirla sotto tutti i punti di vista, informandoci direttamente sul giocatore e su quello che gli sta intorno, come la famiglia. Perché se arriviamo alla persona e siamo capaci di porla in uno stato di felicità, il giocatore giocherà meglio. La virtù della società e della squadra deve essere quella di accorciare i tempi di inserimento e adattamento. Fortunato quando Rakitic trovò una fidanzata andalusa? Questo rientra nel fattore fortuna che anch'esso esiste”.

NUOVO STADIO – “La capacità di generare incassi che un nuovo stadio evidentemente presuppone, farà in modo che vengano reinvestiti per diventare una società più moderna e soprattutto più potente”.

PALLOTTA – “Al presidente interessa seguire le regole dell'Uefa, ha investito tanti soldi nella Roma e li investe ancora, ma ci sono delle regole. Dobbiamo sistemare il bilancio. Il nuovo stadio sarà uno step positivo per il futuro”.

CENA CON UNO SCONOSCIUTO – “Tre persone che non conosce per andare a cena: chi scelgo? Difficile. Andrei possibilmente con Gesù Cristo, con un politico importante e con uno storico. A me piace molto la storia, la politica e sono molto cattolico, per questo scelgo queste tre persone”.