Il suo gol contro il Genoa ha regalato tre punti fondamentali al Napoli nella lotta scudetto contro la Juventus, Vincere il titolo “è un'ossessione” per gli azzurri e lo ha riconosciuto anche Raul Albiol, “quasi un napoletano in più”, in una lunga intervista concessa a 'MARCA'. “Era molto tempo che non festeggiavo un gol e nello spogliatoio mi hanno preso in giro per questo. Era importante fare tre punti dopo il pareggio della Juve. Il nostro obiettivo ad inizio stagione era arrivare alle ultime dieci giornate con la possibilità di vincere il campionato. Gli altri sei anni la Juve aveva già molto vantaggio a questo punto del torneo. Questa volta dipendiamo da noi stessi. La Juve è un club storico ed economicamente è la squadra più forte d'Italia. Ha vinto più di 30 scudetti e giocato nove finali di Champions, due negli ultimi tre anni. Ogni anno comprano giocatori importanti, come Douglas Costa, Bernardeschi e Matuidi, o Higuain e Pjanic in passato. Poi ci sono le milanesi e la Roma. Non ci sentiamo obbligati a vincere lo Scudetto perché siamo la quinta potenza economica e storica. Su questo non possiamo competere, però cerchiamo di farlo in altri modi e stiamo battagliando con il club più forte d'Italia”.
Il difensore spagnolo ha poi spiegato i segreti della squadra azzurra. “Lavoriamo molto duramente e da tanti anni, prima con Benitez e poi con Sarri. Questo gruppo è una famiglia. Condividiamo tutti lo stesso sogno, quello che vuole realizzare una città intera da 28 anni: lo Scudetto. Speriamo di riuscirci. Quando si è uniti tutto è possibile, ma manca moltissimo, nove giornate sono tante. E' quasi un'ossessione vincere il titolo. E' pazzesco vedere quanto amore c'è qui per questa squadra”. Sull'importanza di Sarri. “Sin dal primo giorno sono cresciuto tanto. Da tre anni siamo quasi lo stesso gruppo e la sua idea di gioco si adatta bene alle nostre caratteristiche e in questa stagione siamo migliorati molto anche in difesa. Giochiamo il miglior calcio d'Europa? Non lo so. Noi siamo contenti della nostra maniera di giocare, ci piace avere la palla e attaccare. Non possiamo metterci dietro a difendere perché ci sono tanti piccoletti, molto tecnici. Il mister ci chiede di giocare a due tocchi. Albiol primo regista della squadra? Con gli anni sono diventato più maturo”.
Sullo scontro diretto Juventus-Napoli, Albiol ha le idee chiare. “Tutti parlano di questa partita, ma prima di tutto dobbiamo vincere le quattro partite precedenti, altrimenti non serve a nulla. Se ci arriviamo con i due punti di svantaggio che abbiamo adesso sarà un incontro chiave”. Chiusura dedicata alla Nazionale e al sogno di andare ai Mondiali. “La speranza c'è sempre – continua a 'MARCA' – fino all'ultimo momento non si sa cosa può succedere e bisogna essere preparati. Non essendo stato convocato le mie opzioni sono molto poche. A tutti piacerebbe essere al Mondiale, ma devo rimanere concentrato sul Napoli e non pensare alla Spagna. Devo aspettare e rispettare le decisioni dell'allenatore”. E su Real-Madrid-Juventus: “E' difficile per tutte e due, si affrontano le due finaliste dell'anno passato. Sarà molto equilibrata, ma il Madrid è favorito”.
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