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Roma, rinnovo Alisson: la ‘conferma’ di Monchi che chiama Rakitic

Il direttore sportivo giallorosso parla del portiere brasiliano e della sfida Champions contro il Barcellona

ROMA MONCHI / “Alisson vogliamo tenerlo“: Monchi risponde chiaro alle domande sul portiere brasiliano, diventato uomo mercato dopo la super stagione alla Roma. Il direttore sportivo giallorosso parla a 'Cadena Cope': “Alisson è il portiere titolare del Brasile, ha fatto grandi progressi in questa stagione e ha dato il suo contributo alla crescita della squadra. Ha soli 26 anni e ampi margini di miglioramento e siamo felici del suo rendimento. Offerte per lui? Nessuna: circolano tante voci, ogni giorno, ma non ci sono arrivate offerte. Vogliamo tenerlo con noi”. 

Barcellona-Roma, Monchi: “Daremo il massimo per sognare”

Capitolo Alisson a parte, Monchi si sofferma sulla duplice sfida contro il Barcellona: “Inizialmente ho pensato che siamo stati sfortunati, poi ho pensato alla partita: dobbiamo prepararla al meglio, provare a fare qualcosa di difficile, qualcosa che nessuno immagina. Il Barcellona è favorito, ma questo non significa che hanno già in mano la qualificazione. Per sognare servirà dare il massimo. Non so che percentuali dare di passaggio del turno, se 80-20% o 70-30%. Essere tra le 8 d'Europa ti permette di sognare.Ci prepareremo per realizzare questo sogno”. E sempre in tema di sogni, Monchi rivela il calciatore del Barcellona che porterebbe con sé, Messi  prte: “Penso a Rakitic, che sta avendo una stagione di alto livello. Ma ce ne sono davvero tanti”. 

Il dirigente dei capitolini si sofferma anche su Ünder: “Lui come Messi? Non è un paragone giusto. Arriva dalla Turchia e da un lungo periodo di adattamento, poco a poco si sta rivelando un giocatore importante.E' giovane, deve crescere e gestire le emozioni: ha bisogno di maturare per diventare leader come De Rossi, Nainggolan, Strootman, Manolas e Kolarov, calciatori di esperienza”.

Bruno De Santis

Napoletano, giornalista professionista dal 2006. Il calcio prima di tutto: poco bravo con i piedi, un po' di più (si spera) con la penna.

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