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Inter-Napoli, Spalletti: “Il calcio italiano riparta da Sarri”

L’allenatore nerazzurro alla vigilia del big match della 28a giornata di Serie A

INTER NAPOLI CONFERENZA SPALLETTI / E' il big match della 28a giornata di Serie A: luci a 'San Siro' per Inter-Napoli, gara fondamentale per corsa Champions e lotta tricolore. I nerazzurri devono rispondere al successo della Roma, gli azzurri non possono commettere altri passi falsi dopo la sconfitta interna contro la Roma. Ne ha parlato in conferenza stampa Luciano Spalletti: Calciomercato.it ha seguito per voi le parole dell'allenatore dell'Inter

Prima di parlare in conferenza stampa, Spalletti risponde alle domande dei tifosi su Facebook: “Il fattore San Siro sarà importantissimo. Può creare problemi agli avversari, ma creare imbarazzo anche a te: vedere tutto quell'amore, quell'affetto… però sentirli urlare quando fai qualcosa di buono può avere un effetto positivo. Se si va a fare un'analisi di quella che è stata la partecipazione del pubblico fino a questo momento, loro la Champions se la sarebbero già meritata”. 

ATTEGGIAMENTO TATTICO – “In fase di non possesso si incastra molto bene: loro giocano con il 4-3-3 e c'è sempre superiorità numerica in fase difensiva. Poi però ci sono i tempi e in quello bisognerà essere svegli, magari fare qualcosa di nuovo nella costruzione dell'azione ci potremmo provare, perché tatticamente potrebbe esserci qualche vantaggio”. 

Inter-Napoli, la conferenza di Spalletti

Parte la conferenza con un ricordo di Astori: “Sono cose che ti rimangono addosso perché noi siamo molto più legati di quanto si possa vedere da fuori. Siamo molto più in contatto, molto più amici, più affezionati l'uno all'altro di quanto emerge. In questo caso qui poi, Davide non era solo il capitano della Fiorentina ma era il capitano del calcio in generale. Ci lascia in eredità un esempio importante di come la lealtà renda sottilissimo il confine tra essere avversario e compagno di squadra. Quando lo incontravi lo salutavano tutti. Mi ricorderò sempre, i giocatori quando l'hanno saputo, quando sono venuti nel mio ufficio per dirmelo. E' una cosa che lascia il segno e sarà un segno infinito”. 

NAPOLI ARRABBIATI – “Loro sono arrabbiati dopo un passo falso, noi da un periodo di passi falsi: se si parla di reazione, la nostra dovrebbe essere superiore. Ci sarà da essere quasi perfetti. La squadra di Sarri e la sua idea di calcio, potrebbe dare spunti a chi dovrà decidere su quali concetti ripartire con il nostro calcio. Spesso si va a fare paragoni con il calcio che si vede in tv, però ci sono esempi nel nostro calcio da cui prendere spunti e uno di questi è il Napoli”. 

“Qui si percepisce dove siamo e il dovere che abbiamo di costruirci un futuro su quelle basi gettate dai calciatori che c'erano ieri sera. Non c'è più spazio per le reazioni individuali in questo club, in questo spogliatoio. Lo hanno avvertito anche ieri con la festa, hanno percepito la dimensione, l'importante, cosa voglia dire far parte dell'Inter. La voglia di essere in linea con quello che è la storia di questo club è totale”. 

BORJA VALERO E VECINO – “Ce ne sono anche altri che avevano un legame particolare con Davide. Se si dice di giocare, bisogna giocare. Anzi prendere esempio da quel tipo di calciatore, da quel tipo di esempio”. 

GARA SPARTIACQUE – “Si è già detto nelle partite precedenti perché la classifica si è accorciata. Sei sempre un po' legato agli altri risultati, ma per noi il modo di ragionare giusto è questo qui: che sia una partita fondamentale per il nostro obiettivo finale. Questa ha un valore ancora più importante proprio perché non si è riusciti a vincere nelle gare precedenti. Su dodici partite, ne abbiamo 7 fuori casa: non possiamo gestire niente, bisogna vincere”. 

GOL DA CENTROCAMPISTI – “Mi aspetto gol da parte di tutti. E' una qualità che hanno tutti i calciatori, soprattutto in un gioco moderno dove ci sono molti ribaltamenti di fronte. E' una libertà che si concede a tutti”. 

CONDIZIONE DI BORJA VALERO E RAFINHA – “Borja Valero ha avuto un po' di problemi ed ora si sta allenando bene ma c'è da valutare il minutaggio. Rafinha è in crescita costante, si allena sempre meglio, riesce semrpe di più a sviluppare le sue qualità e di conseguenza siamo contenti. Lui stesso vede che migliora, riesce a proporre il suo calcio per un minutaggio superiore di volta in volta. Questo ci fa ben sperare per averlo a disposizione totalmente, non soltanto come figura per alcuni momenti”. 

SARRI IN NAZIONALE – “Ho candidato Sarri ad essere… bisogna starci attenti, soprattutto per quello che venne fuori nelle conferenze stampe precedenti. Lo candidato ad essere un allenatore che ha fatto vedere un calcio importante, un calcio fatto di ricerca, di pressing fino al 90', di andare a far gol sempre allo stesso modo e con la stessa costanza. E' quello che ha ricevuto più complimenti di tutti dal punto di vista di allenatori europei, non limitati da quello che è il nostro calcio e basta. Il Napoli ha ricevuto consensi ovunque e da chiunque. Questo fa chiarezza sulle intenzioni del discorso che ho fatto prima”. 

CHI TOGLIERE AL NAPOLI – “Loro sono fortissimi, hanno velocità di palleggio, di tecnica e di gol: sono tre calciatori che vedono la porta, hanno la personalità di fare scelte importanti. Però non me la sento di andare a pensare che uno del Napoli è più forte dei miei”. 

ATTEGGIAMENTO TATTICO – “Al di là dei momenti da scegliere sulla scappate, penso che bisognerebbe modificare qualcosa in fase offensiva”. 

CANDREVA – “Se stai dentro la squadra, se vinci dieci contrasti, il gol se non lo fai tu lo fa un altro. Anche quando andavamo bene era a zero gol. Non c'è nessun problema”.

FIRMARE PER PAREGGIO – “Sono due momenti diversi. Non firmo per il pareggio, aver timore  di anche perdere non è mai una strategia. All'andata non mi era piaciuto il fatto di aver riportato la palla dietro, invece di andare dentro. Mi aspetto questo, anche se ora la palla gira meno bene rispetto all'andata. Ora serve assolutamente una vittoria per la complessità della classifica, dobbiamo giocare per vincerla”. 

ERRORE DA NON FARE – “Dobbiamo evitare di allungarci, non giocare in trenta metri. Loro sono bravissimi a palleggiare e a rendersi conto dello spazio che hanno. Sono dei giocalieri a far girare palla. Loro giocano insieme da diversi anni, fanno un calcio piacevole, anche di sostanza: contendono alla Juventus il primato, nonostante i bianconeri siano fortissimi. Quando ci vai a giocare contro ti sembra che sia possibile vincere, però poi si arriva lì e anche se di poco viene sempre sconfitto. Loro sono i più forti e onore a Napoli perché è stata la squadra che gli ha dato più problemi”. 

SEGUIRANNO AGGIORNAMENTI

Bruno De Santis

Napoletano, giornalista professionista dal 2006. Il calcio prima di tutto: poco bravo con i piedi, un po' di più (si spera) con la penna.

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