Tragedia Astori, Malagò: “Rinvii? Parole a zero. Ma fine campionato può slittare”

Il presidente del Coni ha indetto una conferenza stampa straordinaria in questo giorno così triste

TRAGEDIA DAVIDE ASTORI CONFERENZA MALAGO' CONI / La tragica morte di Davide Astori, avvenuta nella notte in un albergo di Udine, ha fatto fermare il calcio italiano. Il segno di lutto la 27esima giornata è stata rinviata in blocco. Nella conferenza stampa indetta a metà mattinata, il presidente del CONI Giovanni Malagò ha dichiarato: “Il motivo di questa conferenza è per non favorire nessuno in queste convulse ore, ma di avere la possibilità di confrontarmi indistintamente con tutti i canali di comunicazione. Davide Astori era un patrimonio del nostro calcio. Verso le 10 ero in un incontro di lavoro, mi ha chiamato Brunelli, della Lega, dicendomi che aveva una notizia drammatica. E mi ha avvisato della scomparsa di Astori. Sono rimasto senza parole ed ho chiesto a Brunelli di non divulgare la notizia, per fare in modo che la Fiorentina potesse mettersi in comunicazione con la moglie Francesca. E' passata circa un'ora ed era giusto che fosse la Fiorentina ad emettere per prima il comunicato. Nel frattempo stava per iniziare Cagliari-Genoa, dove c'erano molti giocatori legati ad Astori, ed ho contattato subito i due presidenti che mi hanno dato piena disponibilità. Quindi si è provveduto a sospendere e rinviare la gara. Nel frattempo mi arrivavano tutta una serie di contatti da parte dei presidenti di Serie A, da parte di Tommasi (presidente AIC) e la partita – permettetemi il termine – che abbiamo preso maggiormente in discussione è stata il derby di questa sera, visto che erano stati venduti 85mila biglietti. Mi sono confrontato col ministro Minniti, col capo della Polizia e con i dirigenti dei due squadre: abbiamo convenuto fosse il caso di rinviare il match”.

Tragedia morte Astori, Malagò sul recupero della giornata

Come ha sottolineato Damiano Tommasi, presidente dell'Assocalciatori, questa è stata la prima volta che il calcio si è fermato davanti alla morte. “Le parole stanno a zero: la decisione è stata quella giusta – ha ribadito Malagò – Il calcio che io voglio e penso è fatto di condivisione e di rispetto, non solo dell'atleta ma anche dell'uomo. Ritengo che la decisione presa è quella giusta e più che doverosa. Credo che nessun medico sulla faccia della Terra possa dire che ci sia un rimendio contro una morte del genere. Poi ci sarà un'autopsia che andrà a scoprire le cause del decesso. Domani c'è una riunione in programma con le società: è importante incontrarci perché ci sono delle ipotesi, che già esistono, sulle date per il recupero. Ci sono squadre che hanno un calendario molto fitto, c'è chi, sul fatto che l'Italia non disputa i Mondiali, chiede di far slittare la fine del campionato”, ha concluso il numero uno del Comitato Olimpico.