Inter, che fine ha fatto… Pasquale

Nuovo appuntamento con la rubrica di Calciomercato.it sugli ex giocatori nerazzurri

INTER PASQUALE / Torna su Calciomercato.it la rubrica 'Che fine ha fatto?', che ha come scopo quello di riportare all'attenzione dei tifosi interisti e non solo i giocatori che in passato hanno indossato la maglia nerazzurra finendo poi nel dimenticatoio. Oggi è il turno di Giovanni Pasquale.

Inter, l'illusione Pasquale: ora è giocatore-allenatore in promozione

Cresciuto nel settore giovanile della Pro Vercelli e dell'Inter, con cui vinse campionato e Torneo di Viareggio, Pasquale venne ufficialmente promosso in prima squadra all'inizio della stagione 2002 da Hector Cuper. Al tempo non aveva nemmeno vent'anni e il suo esordio avvenne in Champions League, contro l'Ajax al 'Meazza' dove i nerazzurri si imposero per 2-0. Prometteva bene e il tecnico argentino, ancora scottato come tutti i tifosi dai disastri di Gresko, puntò deciso su di lui tanto che nella sua prima stagione coi 'grandi' collezionò 29 presenze in tutto. Nella seconda, con Cuper esonerato per far posto a Zaccheroni, otto in meno dimostrando di non avere le qualità per prendersi definitivamente possesso della corsia mancina interista, tuttora priva di un degno erede di Roberto Carlos. L'avvento di Mancini gli precluse ogni speranza di permanenza all'Inter. Dopo una amarissima metà stagione in nerazzurro (appena 6 presenze), che poi si rivelerà anche l'ultima, Pasquale venne girato in prestito al Siena: in bianconero disputò 14 partite di buon livello che, tuttavia, non convinsero l'Inter a tenerselo per l'anno successivo. Dove, sempre in prestito, militò al Parma. 25 presenze complessive prima dell'addio all'Inter e del passaggio a titolo definitivo al Livorno per circa 800mila euro. In amaranto giocò per due stagioni, andando via dopo la retrocessione in Serie B. Per 3,5 milioni lo prese l'Udinese con cui disputò sette stagioni di buonissimo livello intervallati da un anno non esaltante al Torino. Dal 2017 è giocatore e allenatore allo stesso tempo del Venaria, squadra piemontese militante nel campionato di promozione.