GENOA INTER CONFERENZA SPALLETTI / Dopo aver ritrovato la vittoria domenica scorsa contro il Bologna, l'Inter di Spalletti ha un altro scoglio rossoblu da affrontare: il Genoa che con Davide Ballardini ha ingranato i giri alti e sta viaggiando a ritmi Champions. Un test probante per i nerazzurri che devono fare i conti con l'assenza di Miranda e i dubbi Icardi e Perisic: di questo ha parlato in conferenza stampa Luciano Spalletti. Calciomercato.it vi ha offerto in diretta testuale le sue dichiarazioni.
ICARDI E PERISIC – “Abbiamo una rosa che ci hanno fatto vedere come si fa: quando chiamati in causa, hanno dato il massimo”.
PAROLE DI FRANCESCO – “Se si riferisce a noi, siccome non è la prima volta, dico che ha ragione lui: la Roma poteva stare molto più in alto, negli anni precedenti è arrivata a lottare per il campionato, lottava con il Napoli. I suoi riferimenti devono essere questi”.
RAFINHA – “Titolare? Va analizzata bene la cosa, non dico la formazione il giorno prima. Anche questa settimana ha saltato due allenamenti: i nodi poi vengono fuori. Lui ci ha dato una mano quando è entrato, se lo faccio giocare dall'inizio in certi momenti la squadra dovrà sopperire a certi momenti dove mancherà il suo apporto”.
BORJA VALERO – “Se si vedono i metri che fa, gli assalti che portano sugli avversari, come li porta nonostante quella fisicità. Se si vede quanti metri fa, come li fa, ci si accorge qual è la differenza. Non è assolutamente in difficoltà, può passare momenti dove fa meno bene il suo mastiere, come tutti gli altri”.
AMBIENTE – “Per i depressi, teneteceli lontano: noi dell'Inter siamo cittadini del cielo che abitano sulla terra, non c'è depressione. Non buttiamo via niente perché quello che abbiamo fatto è il tragitto che ci ha portato al terzo posto. Voglio ripartire da qui che è una bella posizione, dobbiamo fare certamente meglio perchè anche nell'ultima partita alcune cose non mi sono piaciute. Però poi siamo in grado di andare a Genova e vincere la partita contro un Genoa stratosferico in questo momento: con Ballardini è terza per punti fatti. Troveremo uno stadio carico di entusiasmo. Noi siamo in grado di andare lì e vincere e dobbiamo cercare di fare questo senza alibi: noi siamo una squadra per poterla giocare alla pari anche con questo Genoa”.
SENZA ICARDI E PERISIC – “Occasione per confermare nuove strade per il gol. Certo se ci sono loro, si può avere un'esperienza in più, con Karamoh si va con l'entusiasmo delle gioventù: le possibilità di fare gol e di vincere sono le stesse di quando ci sono Icardi e Perisic”.
EDER – “Crea problemi se si parla di rivoluzione. Perché poi i giornali li leggono tutti e stamani erano già in giro a commentare. Io sto pensando di suggerire al presidente di creare una terza squadra: noi, quella femminile e l'Inter virtuale dove farci giocare tutti le decine di giocatori che ogni tanto dite che arrivano alla Pinetina. Questa squadra l'allenerà un dirigente, perché io alleno chi c'è qui. Sturridge? Se non c'era Eder a tirarci fuori, come facevamo? Di questa cosa qui parlerò con il presidente, prenderemo provvedimenti: continuate a fare nomi, qualcuno ve li dirà. Si fa continuamente questi discorsi, l'allenatore sono io. Siamo terzi in classifica, manca ancora metà campionato e si parla di nomi che devono arrivare. Serve la terza squadra, ma la allenano loro (i dirigenti, ndr). Il pubblico questa squadra non deve applaudirla perché poi qualcuno è andato da Eder a dire che deve andare via. Dico che i tifosi devono fare il tifo per noi, per loro, non per la 'squadra virtuale'. Io non ho bisogno di nessuno, i giocatori sì. Se gli danno una mano è più facile riuscire a diventare quelli che sia impossibile ignorarli. Devono diventare una squadra forte che sanno cosa devono fare. Questo fatto che l'erba del vicino è sempre più verde per me non è vero”.
MODULO E CANDREVA– “Nelle ultime partite c'è stato un cambiamento. Di solito con le squadre che non hanno acquisito una propria mentalità nel suo modo tattico, si mette giù anche un'alternativa. Oltre a cambiare i calciatori ruolo per ruolo, si può provare a cambiare qualcosa nel modulo. In questo caso qui si era parlato di questa alternativa: ha dato alcuni vantaggi, magari ha dimostrato che la conoscenza non era così approfondita. Per cui si ripassa sempre così: 4-2-3-1 o 4-3-3 con i tre centrocampisti che possono sostituirsi tra di loro nei ruoli. Questa alternanza di posizione è una qualità che si può sfruttare. Bisogna continuare così perchè sarebbe un bel continuare”.
CANDREVA – “Non l'ho mai messo in discussione, poi può giocare o meno. E' uno di quelli che farà vedere i suoi numeri: il totale del suoi numeri saranno apposto. Parlo di gol, assist, cross, corsa”.
TOTTI – “Si è espresso in modo inequivocabile. Segna un punto preciso del nostro rapporto. Da parte mia ci sarà sempre la stessa apertura e disponibilità che ho sempre avuto. Poi è chiaro che fai un ruolo che devi gestire delle cose al meglio: se pensa così mi dispiace, ma non posso farci niente”.
BROZOVIC – “No, non sarà titolare: ho scelto un altro”.
KARAMOH – “E' un ragazzo splendido, è facile diventare suoi amici, è facile farsi apprezzare quando è così. Si diventa più pericolosi noi, bisognerebbe fare più attenzione noi perché poi quando tutti ti fanno pensare che questo pennarello è di un colore differente, anche te inizi a pensare che sia così. Bisogna adeguarsi al mondo: se tutti fanno una cosa, è difficile fare il contrario. Lui ha tutte le carte in regola per diventare un buon calciatore, mantenendo questa attenzione per il processo di crescita da fare”.
KONDOGBIA – “Mi è dispiaciuto quando è andato via, tant'è che quando ha detto di non voler più allenarsi con l'Inter sono andato ad allenarlo da solo e ci siamo conosciuti meglio. Però la sua volontà è stata questa e non ho nessun rimpianto: non vado a trattenerti in tutti i modi, peggio per te”.
MESSAGGIO BROZOVIC TIFOSI – “Sì ci siamo confrontati. Il giorno dopo la partita facciamo continue riunioni in cui affrontiamo anche queste situazioni: il ragazzo si è subito dispiaciuto quando è entrato nello spogliatoio. E' un timido, introverso. Si è allenato benissimo, domani non parte dall'inizio ma se lo manderò in campo sono convinto che mi darà tutta la sua qualità, la sua intenzione di far bene come ha sempre fatto. Poi in alcuni casi non ci si riesce ma va bene così”.
PAROLE SKRINIAR – “Non ho dubbi, mi aveva un po' meravigliato ma poi per come è stata tradotta mi è sembrato facile pensare che quella tradizione sia stata fatta fuori da un ristorante a mezzanotte. Vedrete che Skriniar resterà a giocare qui per diversi anni”.
GARA RACING – “Non la guarderò: devo pensare alla gara e anche dormire”.
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