INTER RANOCCHIA BROZOVIC JOAO MARIO / “Siamo un grande gruppo”. Non si può dare torto a Spalletti: se l'Inter è in testa alla classifica di Serie A dopo le prime quindici giornate è anche perché la squadra è unita e rema nella stessa direzione, come probabilmente non accadeva dall'anno del Triplete. Per le news Inter l'emblema di questa coesione sono quei giocatori meno o per nulla impiegati che ieri contro il Chievo, ma anche nelle precedenti partite, si sono fatti trovare pronti dimostrando completa partecipazione al nuovo corso e disponibilità al raggiungimento dell'obiettivo. La Champions o, chissà, uno Scudetto impensabile a inizio stagione.
Si può partire da Andrea Ranocchia, chiamato a sostituire lo squalificato Miranda e autore di una prestazione senza nessuna sbavatura. Impeccabile, gli è mancato solo il gol che ha sfiorato in un paio di occasioni. In compenso ha riconquistato il 'Meazza' e quei tifosi che negli ultimi anni lo hanno spesso sbeffeggiato oltre misura trasformandolo in caprio espiatorio di tutti i mali. E pensare che fino a ieri era stato impiegato per appena cinque minuti il 16 settembre scorso allo 'Scida' contro il Crotone… Restando in difesa non si può dimenticare Santon, giunto ieri alla terza gara consecutiva da titolare dopo che per oltre un anno si è parlato di lui esclusivamente in ottica calciomercato e per mezza stagione (complice un infortunio) ha visto il campo al massimo dalla panchina. Contro la squadra di Maran un'altra ottima prova che dà ragione a Spalletti, il quale adesso lo preferisce a Nagatomo oltreché a Dalbert, il 'colpo' dell'ultimo mercato. Passando al centrocampo, ieri orfano di Gagliardini e di Vecino, ecco Joao Mario: il portoghese ha commesso solo qualche piccolo errore ma nel complesso ha guidato con ordine la manovra, rispettando i dettami dell'allenatore. Per finire con Brozovic, senz'altro il migliore delle seconde linee: suo l'assist a Icardi per il due a zero, come suo è stato il gran passaggio in profondità a Candreva nell'azione che ha portato al poker di Skriniar. Spalletti ha fatto un eccellente lavoro psicologico sul croato, ora davvero parte integrante di un'Inter che andrà a sfidare la Juventus da prima della classe. Con i suoi titolari, adesso molto più di undici…
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