BENEVENTO MILAN GOL BRIGNOLI / Una storia quasi da film. Il Benevento ha conquistato il primo punto della sua storia in Serie A – dopo 14 sconfitte consecutive – pareggiando col Milan all'ultimo secondo disponibile. Come se non ci fosse già abbastanza poesia in tutto ciò, i sanniti hanno voluto 'esagerare': a realizzare la 'storica' rete è stato il portiere, Alberto Brignoli che è diventato l'eroe di giornata. “Mi dicevano di salire, ho saltato chiudendo gli occhi, facendo un tuffo da portiere”, ha ammesso al termine della gara: “E' qualcosa che non si può descrivere, un'emozione fortissima. Il gol è dedicato a tutta la gente che vive un sogno che credeva fosse migliore”. La rincorsa alla salvezza è iniziata soltanto ora e non sarà di certo una passeggiata per la truppa di De Zerbi. Intanto l'estremo difensore classe 1991 si gode l'onore di essere entrato a far parte di quella cerchia ristretta di portieri-goleador della Serie A: l'ultimo a riuscire nell'impresa è stato Taibi 16 anni fa. Brignoli entra a far parte dell'esclusivissima lista che conta appena 5 firme, compresa la sua: le altre sono quelle di Sentimenti IV, Rigamonti, Rampulla ed, appunto, Taibi.
LA GAVETTA – Alberto Brignoli nasce il 26 agosto 1991 nel bergamasco, precisamente a Trescore Balneario, piccolo comune a 15 chilometri dal comune lombardo. Qui inizia a dare i primi calci al pallone… anzi inizia a respingerli visto che cresce col mito di Buffon, ma anche di Marco Pantani visto che è un grande appassionato di ciclismo. Il richiamo per il calcio però è troppo forte, complice anche la voglia di emulare le gesta del papà Pierangelo (ex portiere di Serie C). Parte nelle giovanili del Sarnico, per poi trasferirsi alla Grumellese. Ma è al Montichiari che si mette in luce, conquistando la promozione in Seconda Divisione nella stagione 2009-2010. Qui si aprono le porte del calcio professionistico ed inizia la sua ascesa: prima il Lumezzane, poi la Ternana che inizialmente lo acquista in comproprietà, poi prende l'intero cartellino. Nei tre anni in Umbria riesce a mettersi in mostra tanto da essere acquistato a titolo definitivo dalla Juventus (febbraio 2015), che decide di lasciarlo in prestito ai rossoverdi. Sotto l'ala 'protetrice' dei bianconeri Brignoli inizia un lungo peregrinaggio che lo porta ad accumulare esperienza e casacche: nell'ordine Sampdoria (con la quale esordisce in Serie A, ironia del destino, proprio contro la Juve), Leganés (Primera División in Spagna), Perugia ed infine Benevento.
LA PRIMA TRA I 'GRANDI' – Questa estate la Juventus lo gira in prestito ai sanniti appena neopromossi in Serie A: per Brignoli arriva la prima grande occasione di imporsi nel 'calcio che conta'. La partenza è dalle retrovie: Baroni inizialmente si affida a Belec, che lo scorso anno ha partecipato alla cavalcata conclusasi con la storica promozione. Sette giornate di attesa ed ecco il suo momento: a Verona nello scontro diretto contro l'Hellas, sfida che i padroni di casa vincono con la conclusione imprendibile di Romulo che si insacca sotto il sette. Da lì in poi, però, i pali giallorossi saranno sempre suoi. Anche dopo il brutto erroraccio dello scorso 19 novembre contro il Sassuolo, quando Brignoli consegna letteralmente il pallone a Missiroli nell'azione che porta alla rete di Matri. Un pecca che l'estremo difensore bergamasco è riuscito a cancellare quest'oggi, regalando il pareggio alla squadra con un tuffo da ariete consumato d'area di rigore. Ora i prossimi obiettivi sono chiari: centrare una salvezza che ad oggi appare pressoché insperata, per poi fare ritorno alla casa madre Juventus nel prossimo calciomercato estivo per vestire i panni di vice Szczesny. Tutto questo, però, oggi può aspettare: ora è il momento di godersi la gloria conquistata sul campo. Chissà, magari occorreranno altri 16 anni prima di raccontare un altro gesto simile…
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