CHIEVO VERONA NAPOLI SARRI / Napoli fermato dal Chievo Verona nella gara odierna valevole per la dodicesima giornata di campionato. In casa dei clivensi, gli uomini di Sarri non sono riusciti ad andare oltre lo zero a zero. Il tecnico toscano ha commentato la prestazione dei suoi ragazzi a fine gara: “Non sono arrabbiato. Non so cosa intendete voi per prestazione, abbiamo fatto una gara straordinaria, senza concedere nulla. Siamo arrivati all'ultima gara di questo ciclo con un pizzico in meno di brillantezza – le sue parole a 'Premium Sport' – Oggi il Chievo era chiuso, senza un guizzo individuale era difficile vincere. Se una squadra si permette anche di avere cinque giocatori a terra con cinque ingressi dei massaggiatori per tre minuti l'uno, non si fa un bel servizio al calcio italiano. Ostruzionismo? ll Chievo fa quello che deve fare, c'è qualcuno che viene pagato per non farglielo fare. Oggi ci è mancato un pizzico di brillantezza. Siamo stati bravi a non concedere ripartenze, sono situazioni che alla lunga fanno perdere lucidità. Stiamo crescendo, ci sarebbe il passo ulteriore che sarebbe quello di vincere le gare in cui non siamo brillanti. L'assenza di giocatori fisici pesa in questo momento. Oggi sono stati i tre attaccanti a fare fatica in quello che solitamente sanno fare meglio, ma per il resto siamo stati bravi a mantenere sempre la squadra compatta”.
MARIO RUI – “Ha fatto abbastanza bene, negli ultimi 15 mesi ha fatto 3 presenze, quindi dopo sessanta minuti ha trovato difficoltà muscolari. Ha fatto quello che doveva fare, dal punto di vista del palleggio fa mancare poco, ma la forza e la profondità di Ghoulam sono superiori. Ora c'è Mario e bisogna farlo rendere al meglio”.
HAMSIK – “Ha fatto fatica anche nelle stagioni scorse, lo vedo in crescita rispetto a un mese fa. Non è ancora l'Hamsik dello scorso anno, ma lo vedevo molto più in difficoltà un mese fa. Spero che nel prossimo blocco torni sui livelli del girone finale dello scorso anno”.
ASSENZE – “Milik e Ghoulam possono aiutare per scardinare questo tipo di situazione. Bisogna lavorare con quello che c'è a disposizione e serve più scaltrezza. Se la squadra riesce a giocare in trenta metri tutta la gara, vuol dire che funziona. Probabilmente il City per caratteristiche è una squadra che ci porta a spendere tante energie”.
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